Attualità

Sant'Anna nella top ten delle giovani università

Nella classifica stilata da Times higher education l'ateneo pisano è settimo al mondo, terzo in Europa e primo in Italia

La scuola superiore Sant'Anna

Settima al mondo, terza in Europa e prima in Italia. Così si piazza la scuola superiore Sant'Anna nella classifica delle giovani università (fondate da meno di 50 anni) stilata da Times Higher Education.

I risultati del Young University Rankings 2021, sono stati resi noti oggi al termine di un evento online. 

Times Higher Education (The) ha valutato 1527 università di 93 nazioni, utilizzando, spiega una nota dell'ateneo Pisano "Gli stessi parametri del ranking di carattere generale, quello che comprende le migliori università senza fare riferimento ad anno di nascita o dimensionamento, valutando in particolare la formazione, la ricerca (attraverso il numero e la rilevanza delle pubblicazioni e il relativo numero di citazioni), il trasferimento tecnologico, l’apertura internazionale. Tra i parametri presi in considerazione uno si riferisce anche alla reputazione, sulla quale si sono espressi accademici in tutto il mondo".

Questi e altri indicatori, hanno spiegato gli analisti di The, “Sono stati ponderati per riflettere le speciali caratteristiche delle istituzioni universitarie più giovani, come la loro dinamicità e la propensione all'ulteriore sviluppo”. 

“La competizione si è fatta assai più ardua –commenta la rettrice Sabina Nuti - rispetto allo scorso anno, quando la Scuola Superiore Sant'Anna si era classificata quarta, perché la platea degli atenei valutati è aumentata in maniera significativa. La settima al mondo, la terza in Europa e la prima in Italia sono posizioni importanti, sono risultati da cui derivano una forte responsabilità e il grande onore di portare avanti la bandiera per tutto il sistema universitario italiano. Nel 2020 la Scuola Superiore Sant'Anna ha dato prova di grande capacità di resilienza, parola molto utilizzata ma appropriata per la nostra istituzione: nel 2020 ha infatti conseguito progetti di ricerca su bandi nazionali e internazionali, su bandi europei in particolare, per un valore doppio rispetto agli anni precedenti. Come dire: più vivi che mai e pronti a raccogliere nuove e impegnative sfide”.