È iniziato alle 2 di notte di Giovedì 11 Luglio il primo sciopero della sede pisana di Amazon Italian Transport (Dtc2). Secondo Filt Cgil e Uil Trasporti Toscana, l’adesione tra i dipendenti full-time a tempo indeterminato è stata “quasi totale”.
“È un segnale forte”, hanno dichiarato i sindacati, che parlano di una mobilitazione destinata a proseguire. Alla base della protesta, diversi temi: il mancato accordo sull’anticipo turno, chiesto per migliorare la conciliazione vita-lavoro, l’aumento dei carichi di lavoro senza un’adeguata stabilizzazione del personale, e le pressioni psicologiche che – secondo le sigle – minano la dignità professionale.
“L’adesione dimostra che la misura è colma”, hanno detto i rappresentanti di Cgil e Uil. “Il personale ha lanciato un messaggio chiaro: non accetteremo più condizioni insostenibili”.
Lo sciopero resterà attivo anche a singhiozzo. I sindacati si dicono pronti al dialogo, ma solo se da parte dell’azienda arriverà un impegno concreto.
Amazon ha risposto chiarendo che “i turni sono strutturati nel rispetto del Ccnl Trasporti e Logistica”. E in merito alle accuse, ha precisato di essere “costantemente impegnata a mantenere un ambiente di lavoro positivo e rispettoso”, spiegando di avere “procedure rigorose per indagare eventuali comportamenti impropri”.
“Non risultano informazioni tali da riscontrare prove di comportamenti non conformi”, ha aggiunto l’azienda. Sul fronte dei carichi di lavoro, ha sottolineato di lavorare “in ottica di miglioramento” e che i livelli occupazionali a Pisa sono “stabili”.