Politica

Scognamiglio si defila dall'appello del Pd

La consigliera comunale spiega di non riconoscersi nell'appello lanciato dai suoi colleghi di partito: "Valuterò eventuali conseguenze"

La consigliera Scognamiglio

Una fase nuova, con un approccio unitario e che superi finalmente le contrapposizioni interne. Questo era il senso dell'appello lanciato da alcuni consiglieri comunali del Partito Democratico di Pisa. Che, a neppure 24 ore di distanza, devono fare i conti con i primi mugugni.

Mentre, infatti, a lanciare la proposta sono stati i consiglieri Matteo Trapani, Marco Biondi, Enrico Bruni, Andrea Ferrante, Silvia Pagnin e Dalia Ramalli, un'altra consigliera, Maria Antonietta Scognamiglio, ha espresso tutti i suoi dubbi.

"Resto disorientata quando altri consiglieri comunali del Pd prendono pubblicamente una posizione politica riguardo dinamiche interne del partito cittadino, che sarebbe bene mantenere del gruppo dirigente del partito o comunque degli iscritti e di coloro che si occupano del partito stesso - ha spiegato - non mi riconosco in quel comunicato, di cui dovrò tuttavia prendere atto e valutare eventuali conseguenze".

"Come iscritta al Partito Democratico, sul tema congressuale, sul quale negli ultimi giorni sono usciti alcuni articoli, tengo a ribadire che la mia posizione resta fortemente coerente con l’impostazione data nei mesi precedenti e contraria a posizioni dell’ultim’ora, senza contenuti e candidati utili al confronto - ha aggiunto - resto convinta della validità e della forza del candidato, finora unico, che nel corso di un anno e mezzo ho portato proposte e iniziative su cui c’è stato un ampio confronto".

"Oggi più che mai, il Pd di Pisa ha bisogno di una guida forte, capace di tenere insieme tutte le sensibilità e di tutelare il gruppo consiliare unito - ha concluso - perciò mi batto per avere un congresso vero, che sia incontro di idee, di candidati, di visioni e di credibilità della proposta politica nei termini previsti".