Attualità

Scompiglio nella serata con Berlinguer

Un gruppo di sostenitori del No alla riforma costituzionale è intervenuto all'iniziativa del Pd per il Sì con l'ex ministro della pubblica istruzione

Foto dei Giovani democratici Pisa, da Facebook

Nella sede del Ctp 4 è scoppiato un battibecco tra i  favorevoli alla riforma e i sostenitori del No, una ventina di persone tra membri dei comitati di quartiere e studenti, intervenuti al dibattito.

Ospite d'onore della serata che si è svolta il 31 ottobre nel quadro della campagna "Basta un sì", l'ex ministro della pubblica istruzione Luigi Berlinguer, che ha incontrato i cittadini per spiegare le ragioni del Sì al referendum del 4 dicembre.

Il fuoriprogramma è andato in scena quando ai microfoni è intervenuto uno studente, sostenitore del No. Intervento durato diversi minuti che ha scaldato gli animi in sala.

Presenti all'iniziativa anche alcuni assessori comunali, il sindaco Marco Filippeschi, il consigliere regionale Antonio Mazzeo e il segretario comunale del Pd Giovanni Viale, che racconta l'episodio:

"La serata -precisa Viale - era stata organizzata come un'intervista a Luigi Berlinguer con una parte del programma dedicata alle domande del pubblico. Durante il dibattito un ragazzo ha preso la parola senza microfono facendo alcune considerazioni. Dopo alcuni minuti il pubblico ha iniziato a mugugnare, mi sono alzato ed esortandolo a fare una domanda gli ho passato il microfono. In alcuni video che sono stati pubblicati sui vari social però, questa parte è stata completamente tagliata".

"Il giovane -prosegue Viale- ha poi continuato a parlare per alcuni minuti senza rivolgere alcuna domanda, ha toccato argomenti che nulla avevano a che vedere con il referendum, tema della serata, e ha rivolto un'offesa al sindaco. Il pubblico si è arrabbiato, così sono intervenuto nuovamente e ancora una volta l'ho esortato a stringere e a fare una domanda, ma non gli ho tolto il microfono". 

Fatto sta che la situazione in sala è degenerata ("Ci hanno dato degli antidemocratici" aggiunge Viale)  e il dibattito si è interrotto. "La discussione è proseguita anche fuori - conclude il segretario Pd - sono volate offese. Evidentemente l'obiettivo era quello di fare confusione".