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"Scoperti 40 furbetti delle case popolari"

Li ha scovati Apes appena avuto accesso al database delle dichiarazioni dei redditi dei beneficiari italiani. Lo ha reso noto l'assessora Gambaccini

L'assessora Gianna Gambaccini

Apes ha scoperto circa quaranta "furbetti" delle case popolari, nello specifico famiglie italiane che abiterebbero in alloggi Erp pur avendo redditi ben al di sopra del tetto previsto per beneficiarne. A renderlo noto è stata l'assessora comunale alle politiche sociali e abitative, Gianna Gambaccini, ascoltata ieri sera in seconda commissione permanente. 

"Sugli italiani colpevoli, semplicemente - queste le parole di Gambaccini -, con un database che ha utilizzato Apes siamo andati a guardare, al di là dei possedimenti, redditi nettamente superiori a quelli che la legge per l'Erp autorizza, sia per l'accesso che per il mantenimento, perché sono fasce economiche diverse. Apes ha già prodotto circa una quarantina di decadenze e le ha comunicate all'Ufficio Casa e quindi cercheremo di andare rapidamente verso quel tipo di procedimento, di decadenza".

L'audizione di Gambaccini in commissione era stata chiesta da Diritti in Comune, per capire come intende muoversi il Comune di Pisa vista la acclarata incostituzionalità della richiesta, nei bandi per gli alloggi popolari, di certificati ufficiali e tradotti di impossidenza all'estero ai cittadini extracomunitari.

A tal proposito l'assessora ha ricordato che sull'ultimo bando ordinario, quello del Luglio 2020, pesano due ricorsi - uno al Tar, presentato dall'Unione inquilini, e uno al tribunale di Pisa, presentato dall'Associazione di studi giuridici per l'immigrazione - e che uno di questi riguarda anche il criterio della storicità di residenza, ancora previsto dalla legge regionale. Detto questo, l'assessora ha chiarito che il Comune di Pisa è in attesa sia dell'esito dei ricorsi sia della modifica della legge regionale, per correggere una volta per tutte i regolamenti comunali, in quelle parti che saranno da correggere.

Circa la possibilità di scovare altri "furbetti", in particolare nel caso di italiani o cittadini comunitari che nascondessero possedimenti all'estero per ottenere la casa popolare a Pisa, Gambaccini ha infine sottolineato che l'amministrazione e Apes non hanno grandi strumenti di verifica, se non controlli a campione molto circoscritti.