Solo per caso non si è trasformato in un dramma quanto accaduto lunedì mattina alla scuola dell’infanzia Calandrini, in via del Carmine, dove alcuni frammenti del cornicione si sono staccati dalla facciata d’ingresso, finendo nel giardino antistante l’edificio. L’area, che ospita ogni giorno decine di bambini, è stata immediatamente transennata e la direzione scolastica ha disposto che fino al termine dei lavori gli ingressi e le uscite avvengano dal cortile posteriore.
Il caso è arrivato in Consiglio comunale grazie alla consigliera Emilia Lacroce, del gruppo “La città delle persone”, che ha chiesto chiarimenti e un intervento immediato. "Parliamo di frammenti che si sono staccati e avrebbero potuto colpire in testa bambini, insegnanti e genitori", ha detto Lacroce in aula. "Non possiamo dire che non si sapeva. È un edificio che presentava segni evidenti di cedimento già da mesi, come segnalato dalle famiglie".
Alcuni genitori avevano infatti notato crepe e distacchi già dallo scorso gennaio, tanto che le panchine del giardino erano state capovolte per impedire ai bambini di sostare sotto il muro pericolante. "Non è ammissibile il rischio, tutt’altro che remoto, che potesse verificarsi un incidente gravissimo", ha aggiunto la consigliera. "Non possiamo accettare che un edificio storico cada letteralmente a pezzi mentre chi amministra dovrebbe prevenire, controllare e intervenire. Non si può aspettare la tragedia per agire".
Lacroce ha annunciato la presentazione di una richiesta di accesso agli atti per verificare gli interventi eseguiti e quelli programmati, oltre a un ordine del giorno collegato al piano triennale dei lavori pubblici per includere la messa in sicurezza della struttura e un piano di manutenzione più ampio per tutte le scuole comunali. "La sicurezza dei bambini e delle bambine deve essere una priorità assoluta", ha concluso. "Non si tratta di un imprevisto, ma di un rischio noto e sotto gli occhi di tutti. La città merita risposte e interventi, e li merita adesso".
L’episodio ha destato forte preoccupazione tra i residenti del quartiere e tra i genitori degli alunni. La scuola Calandrini, ospitata in un edificio storico un tempo appartenente all’Opera Cardinal Maffi, è un punto di riferimento per il centro cittadino. La speranza, condivisa da molti, è che la paura di questi giorni serva almeno a smuovere un intervento rapido per salvaguardare non solo la sicurezza, ma anche un pezzo importante del patrimonio architettonico di Pisa