Politica

"Serve una fase nuova", l'appello dei consiglieri Pd

I consiglieri si rivolgono a tutti gli iscritti del partito: "Si superino le contrapposizioni interne e si avvii un percorso autentico di confronto"

"La città ci chiede coerenza, capacità, visione. È il momento di dimostrare che il Partito Democratico può essere davvero il motore di un cambiamento profondo, coeso e condiviso. Noi, da consiglieri comunali, ci siamo. E chiediamo che tutto il partito sia al nostro fianco lasciando da parte inutili conte all'ultima tessera ma lavorando seriamente e con rispetto della nostra comunità a una proposta collettiva e largamente condivisa in questo congresso". L'appello arriva dai consiglieri Matteo Trapani, Marco Biondi, Enrico Bruni, Andrea Ferrante, Silvia Pagnin e Dalia Ramalli.

"Negli ultimi anni - scrivono- come consiglieri comunali del Partito Democratico, abbiamo condiviso un percorso politico fatto di impegno costante, lavoro quotidiano di sintesi e confronto continuo con i cittadini e le cittadine della nostra città. Un percorso che si è concretizzato in battaglie significative dentro il Consiglio Comunale e nei territori: dalla salvaguardia dei servizi sociali e del sistema integrato con la Società della Salute alla difesa del diritto alla salute pubblica; dall'attenzione al patrimonio artistico e al rilancio della cultura come elemento di coesione e come motore di partecipazione alla cura dei quartieri troppo spesso trascurati; dalla tutela del lavoro e della dignità delle persone allo sviluppo sostenibile del litorale, sempre con uno sguardo rivolto all’ambiente con la battaglia per la difesa del Parco e al futuro delle nuove generazioni al fianco delle loro istanze, come dopo le manganellate del 23 febbraio con la battaglia contro il ddl sicurezza. Abbiamo lavorato sui temi fondamentali dell’accesso ai servizi educativi per l’infanzia, della pianificazione urbanistica equilibrata, della riduzione della pressione fiscale, della coesione sociale. Abbiamo portato avanti un’azione di presidio politico e istituzionale che non è mai stata autoreferenziale, ma radicata nelle esigenze reali della nostra comunità. Questi risultati non sono il frutto di individualismi ma il prodotto di un impegno collettivo, paziente e tenace, che ha cominciato a restituire fiducia e speranza a tante persone". 

"Sappiamo però che questo non basta - proseguono i consiglieri- Per affrontare le prossime sfide, a partire da quelle regionali, serve un un impegno forte, coeso e propositivo del partito. Serve aprire una fase nuova, che parta da un confronto ampio e autentico con la città, che porti a una inclusione e un allargamento, che valorizzi le esperienze fatte in Consiglio Comunale e nei territori, che ricostruisca un Partito Democratico capace di ascoltare, includere e decidere insieme. Non possiamo continuare a procedere a colpi di decisioni imposte o logiche divisive, dannose per l’intera comunità democratica. Serve un partito che dialoga, non che si chiude. Che costruisce percorsi, non che impone schemi. Che mette al centro i contenuti, le idee, le persone, non le appartenenze".

"Per questo -scrivono i consiglieri Pd- crediamo che oggi serva avviare un percorso solido, credibile e condiviso. Un percorso che parta dal lavoro portato avanti in questi anni in Consiglio Comunale e dal Partito, ne rilanci l’impegno e lo ponga come base per una nuova fase di apertura, responsabilità e progetto collettivo, non una fase dove ad essere contrapposti sono solo nomi".

I consiglieri comunali del Pd lanciano un appello a tutte le iscritte e gli iscritti del partito "Affinché si superino le contrapposizioni interne e si avvii un percorso autentico di confronto, partecipazione e apertura, che porti a una inclusione e un allargamento reale" e chiedono il coinvolgimento "del mondo del lavoro, della cultura, del sapere, il volontariato, i giovani e tutte le esperienze civiche e movimentiste che condividono i nostri valori".

"Proprio da questi temi - concludono i consiglieri Pd- lanciamo una iniziativa pubblica unitaria di tutto il partito da fare proprio a partire dal lavoro del gruppo sulla città. Costruiamo insieme una piattaforma programmatica larga, concreta, progressista, capace di parlare alla città intera e che faccia da base al congresso. Facciamolo con metodo, ascolto, rispetto. Mettiamo al centro il lavoro di squadra, valorizziamo le differenze come risorsa, e anteponiamo sempre il bene comune con spirito di allargamento, coinvolgimento e rispetto reciproco".