Cronaca

Settantenni girano tutta la Toscana per vaccinarsi

Appuntamento anche fuori provincia pur di ricevere il vaccino Covid, questa la scelta che i nati tra il 1941 e il 1944 si sono trovati ad affrontare

Non senza difficoltà e complicazioni è scattata anche in Toscana, in linea con le nuove direttive nazionali, la campagna vaccinale anti-Covid per ultrasettantenni nati fra il 1941 e il 1944 (circa 35mila persone per ogni anno di nascita). Queste persone potevano prenotarsi sul portale regionale, che per molte ore non ha funzionato, e una volta che è stato possibile accedervi ecco la sorpresa: posti esauriti rapidamente in molte città ma con la possibilità di prenotarsi nelle sedi ancora disponibili, magari nei luoghi più ameni della Toscana. 

Risultato: qualcuno ha rinunciato a prenotarsi mentre altri, pur di assicurarsi il vaccino, hanno accettato di sobbarcarsi un viaggio di chilometri anche fuori provincia. Un anziano di Vicopisano, ad esempio, si è segnato per la vaccinazione a Rosignano, in provincia di Livorno, a 40 chilometri di distanza. E quando anche le dosi programmate per Rosignano sono state tutte assegnate, non è escluso che un settantenne di Rosignano abbia accettato di vaccinarsi ad Albinia o magari sull'Amiata. Ad un'altra signora di Navacchio è andata un po' meglio: "Dopo tutta la giornata davanti al computer sono riuscita a prenotare per mia mamma a Volterra" ha raccontato.

Insomma, mentre le norme anti-Covid ci vietano gli spostamenti tra Comuni, soprattutto per proteggere gli anziani, ecco che ai settantenni si permette (da domani) di andare in giro in lungo e in largo per la Regione per fare il vaccino. Un paradosso del piano vaccinale regionale che, non vi è dubbio, può e deve essere migliorato.