Cronaca

Si fingono finanzieri e derubano un professionista

Due arresti nell'ambito dell'inchiesta per la falsa perquisizione a casa di un professionista dove agirono ladri mascherati da finanzieri

Lo scorso gennaio la Squadra Mobile della Polizia di Stato era già riuscita a smascherare e arrestare in flagranza di reato quattro italiani ( tre uomini e una donna ) nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica pisana.

L’arresto era avvenuto presso la barriera autostradale di Carmagnola (Torino) dopo che i malviventi, simulando di essere appartenenti alla Guardia di Finanza, avevano messo a punto un colpo ai danni di una coppia di coniugi residenti in Sanremo.

L’attività di indagine sul gruppo criminale era partita proprio da Pisa, quando lo scorso 31 agosto un professionista pisano fu oggetto di una falsa perquisizione da parte di ladri mascherati da finanzieri, perquisizione che aveva fruttato un bottino stimabile in 35mila euro.

Le immediate attività investigative della Squadra Mobile pisana avevano permesso di individuare in un italiano di 63 anni uno dei responsabili della rapina, soprannominato "Il capitano".

Era a capo di una banda di truffatori che si fingevano finanzieri simulando un controllo fiscale come pretesto per accedere nelle abitazioni delle vittime. Dopo essere entrati facevano una perquisizione portando via denaro, gioielli ed effetti di valore, esercitando una "Costante pressione psicologica sulle vittime"  facendo balenare guai giudiziari o l’arresto qualora non avessero collaborato.

Si trattava di una banda ben organizzata che utilizzava pettorine, cappellini, distintivi, palette riconducibili alla Guardia di Finanza e pertanto era molto difficile capire immediatamente che si trattasse di falsi finanzieri.

All’interno di questo gruppo, un componente aveva assunto il ruolo di capitano o comandante a cui tutti facevano capo, appunto il 63enne.

Nella giornata di ieri gli investigatori hanno provveduto ad eseguire le misure cautelari a carico di quest'ultimo e di un complice di 50 anni, anche lui italiano, ritenuti responsabili della rapina dell’agosto scorso ai danni del professionista pisano.

I due si trovano ristretti presso la Casa Circondariale Le Vallette di Torino, dove già erano detenuti per l'altro colpo.