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"Si può risalire" la lettera del papà di Giorgia

Carli si rivolge al padre del piccolo Leonardo, morto in un’auto a Catania "Si può ricominciare a vivere anche in nome di quel figlio che non c'è più"

"All'amico di Catania voglio dire soltanto di lasciarsi abbracciare dalla moglie, dai familiari, dagli amici, da tutta la comunità. Di raccogliere quelle mani tese. Io lo so quello che prova: è caduto in un pozzo buio, profondo e gelido". Inizia così la lettera di Daniele Carli al papà di Catania "Vittima della mia stessa tragedia".

Il 18 Maggio 2018 Carli dimenticò di portare all'asilo nido la figlia di un anno, Giorgia, e la lasciò involontariamente nell'auto parcheggiata nei pressi del luogo di lavoro. La piccola morì per l'eccessivo calore che si produsse nell'abitacolo nelle ore successive.

"Quest'uomo, questo amico - dice Daniele Carli - deve però sapere che si può risalire, raccogliendo proprio quegli abbracci e quelle mani tese. Deve farlo con calma, senza fretta ma così riscoprirà che si può tornare a vivere. Deve lasciarsi aiutare dagli amici, dalla moglie, da chi gli vuole bene e capirà che si può ricominciare a vivere anche in nome di quel figlio che non c'è più".