Politica

Sicurezza, nuova interrogazione a Alfano

L'ha presentata il deputato pisano ed ex sindaco della città di Pisa Paolo Fontanelli dopo gli ultimi allarmanti fatti avvenuti

Il deputato pisano Paolo Fontanelli ha depositato ieri una nuova interrogazione al Ministro dell’Interno Angelino Alfano, chiedendo una risposta immediata in commissione, sui problemi della sicurezza a Pisa, tornati in primo piano in modo allarmante nelle ultime settimane. Fontanelli, richiamando anche l’interrogazione presentata nel mese di agosto, ha sottolineato la gravità dei recenti episodi di aggressione a scopo di furto che si sono verificati sia in città che in periferia, è tornato a chiedere al Ministro se e quali iniziative intende prendere in tempi ravvicinati per rafforzare concretamente la presenza delle forze dell’ordine a Pisa.

«L’esigenza di un potenziamento del numero degli agenti di Pubblica Sicurezza in città è ormai un fatto indiscutibile – afferma il parlamentare –. Pisa e il suo territorio sono una realtà di tipo metropolitano, punto di incontro di grandi flussi di persone e di problemi che non possono essere considerati con gli stessi criteri di un normale comune». «Tra l’altro già alcuni anni fa il Ministro Maroni riconobbe una carenza di organico di almeno 20 unità. Questo è il punto di fondo – ha ribadito Fontanelli –, se si vuole affrontare davvero il problema della sicurezza e della sua percezione occorre aumentare la presenza di agenti sul territorio e presidiare le zone più critiche. Un’altra strada non c’è. Sono consapevole che problemi di questo genere sono diffusi in molte città e la stessa esigenza viene posta da molti sindaci e amministrazioni locali. Allora è forse il caso che il Ministro Alfano, e tutto il Governo con lui, si pongano seriamente il problema».
«Ci sono due modi per affrontarlo: o si riorganizzano gli uffici e i servizi in modo tale da recuperare più agenti da mettere sul territorio, oppure si assumono nuovi agenti, mettendo in bilancio le risorse necessarie. Risorse che allo stato non ci sono e non sono previste. Questa – conclude il deputato pisano –, è la domanda che intendo porre al Ministro e su cui mi auguro non ci siano risposte fumose».