Lavoro

Sindacati preoccupati dai tagli al Teatro Verdi

"Pisa Capitale della Cultura? Cominciamo dal Teatro Verdi" chiedono le sigle Slc-Cgil e Fistel-Cisl criticando la riduzione dei finanziamenti

La riduzione per 100mila euro dei fondi annuali destinati dal Comune al Teatro Verdi preoccupa le organizzazioni sindacali di settore, Slc-Cgil e Fistel-Cisl. Le quali vedono in chiara contraddizione il taglio operato sui finanziamenti comunali e l'ambizione di Pisa a divenire Capitale italiana della Cultura nel 2021.

"Non è certo compito delle Organizzazioni Sindacali - commentano congiuntamente i due sindacati di settore - indagare sulla natura illogica di chi sostiene tali elementi di incoerenza, che stanno alla base di scelte tra loro agli antipodi. E’, invece, sicuramente compito delle organizzazioni Sindacali, dei lavoratori e dei cittadini di Pisa, capire il grado di affidabilità, di lungimiranza e di attenzione, che questa Amministrazione, di fatto, pone verso questo ed altri elementi emblematici della produzione culturale cittadina e, non ultimo, rilevanti anche sul profilo occupazionale". 

"A tal proposito - aggiungono Slc-Cgil e Fistel-Cisl -, è difficile immaginare come sia possibile coniugare i costi necessari per realizzare l’offerta culturale, che il Teatro Verdi è solito offrire alla città di Pisa e non solo, con i tagli consistenti annunciati che, è bene ricordarlo, avranno riflessi in negativo anche sui contributi Regionali e Ministeriali. Una minore produzione di eventi culturali, rispetto a quelli tradizionalmente realizzati e presumibilmente programmati, significa un conseguente e significativo minor ricorso alla manodopera, necessaria per produrre ciò che finora ha fatto del Teatro Verdi una realtà culturale di spicco, nel panorama Nazionale".

"Ad oggi - concludono -, né dal versante Comunale, né dal CDA del Teatro abbiamo rilevato segnali di ripensamento o di intenzione di individuare elementi compensativi. Attendiamo con apprensione e con la preoccupazione che il caso richiede, segnali concreti in questa direzione. In assenza di ciò, come abbiamo sempre fatto, discuteremo con i lavoratori e, assieme a loro, decideremo le iniziative da intraprendere".