"Il PD ha promosso una serie di incontri con le forze politiche e le liste interessate. Compreso LeU e poi Mdp, che ha da mesi posto il tema della propria disponibilità sulla base di una scelta di rinnovamento, nella convinzione che una proposta imperniata sulla continuità sia inadeguata e perdente di fronte alla sfida elettorale e di amministrazione che abbiamo davanti. - scrive Fontanelli sul suo blog - Ciò significa che il candidato deve avere un profilo nuovo e più civico rispetto all’ambito politico attuale e anche una certa consistenza dal lato dell’esperienza o dell’autorevolezza nella guida di una squadra di governo. Sembrava che, pur tra mille difficoltà, che il PD avesse imboccato questa strada".
"Ma poi aggiunge l'ex sindaco e deputato - tutto si è inceppato ancora una volta e la divisone all’interno del principale partito del centrosinistra ha prodotto una situazione di preoccupante contrapposizione, che ha evidenti risvolti nel rapporto con alcune liste della maggioranza attuale. Questa situazione risulta ogni giorno più incomprensibile.
Il PD sembra incapace di decidere, e questa indecisione può portare a scelte che hanno più il senso dell’azzardo che non quello di cercare soluzioni credibili e capaci di sostenere una battaglia elettorale che si annuncia molto aspra e difficile. In molti sostengono, e non solo alla luce dei risultati del 4 marzo, che il rischio di una vittoria del centrodestra sia ormai molto concreto.
E una destra a trazione leghista sarebbe una iattura per la città. Ma per contrastare questo rischio ci vuole soprattutto, oltre al fronte unitario, un candidato capace di esprimere credibilità di governo e una visione sul futuro della città".