"A oggi non esiste una ricognizione e un'analisi dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari da parte della amministrazione comunale, precondizione obbligatoria per legge per poter valutare e istruire la delibera da sottoporre al Consiglio comunale per il recesso del Comune dalla Società della Salute". Parte da questa evidenza Ciccio Auletta, consigliere d'opposizione per il gruppo Diritti in Comune e torna a valutare la questione.
"Grazie al nostro question time discusso nella seduta di ieri del Consiglio comunale - ha spiegato Auletta - è stato ampiamente confermato quanto denunciamo da mesi: non solo gli uffici comunali non sono in grado per mancanza di forze e tempo di fare questo lavoro ma il soggetto esterno a cui dovrebbe essere affidato questo complesso incarico non è ancora è stato individuato. Eppure entro il 30 giugno la delibera del recesso dovrebbe essere approvata dalla assemblea cittadina affinché dal primo gennaio del 2026 il Comune di Pisa possa uscire dal Consorzio".
Il tempo stringe "ma né questa verifica né la rinegoziazione dei servizi con la Sds e l’Asl sono iniziati, benché siano i presupposti di legge necessari per istruire il percorso. Questo significa - ha aggiunto - che in meno di un mese il soggetto esterno, che riceverà dal Comune 40 mila euro per questo incarico, dovrà rapidamente fare un lavoro che richiede ben altri tempi, a dimostrazione che la decisione del sindaco Michele Conti è priva di qualsiasi fondamento analitico e senza una prospettiva fondata”.
E Diritti in Comune ha una prospettiva e una proposta diversa. "Di fronte al collasso dei servizi e alle gravi inefficienze della Sds che annuncia irresponsabilmente di tagliare tutti i servizi per l'alta marginalità senza aver presentato un piano di riequilibrio per il bilancio, esiste - hanno concluso - un’alternativa al piano di smantellamento del welfare pubblico portato avanti dalla destra. Lo abbiamo messo nero su bianco in una proposta di delibera di iniziativa consiliare per la riorganizzazione radicale del Consorzio, che ha avuto tutti i pareri tecnici favorevoli, e che chiediamo venga discusso a partire dal prossimo 23 Aprile nella seconda commissione consiliare permanente".