Patrizio Iacono, il 22enne di origine sarde che, lo scorso febbraio, seminò il panico nel quartiere del Cep a Pisa, esplodendo alcuni colpi di pistola contro i clienti di un bar dopo un litigio, è stato condannato oggi a quindici anni, nove mesi e dieci giorni di reclusione nel processo di primo grado che si è tenuto al tribunale di Pisa.
Il giudice lo ha riconosciuto colpevole di tentato omicidio, lesioni gravissime, porto abusivo e detenzione illegale di armi ed evasione.
La sparatoria avvenne dopo che alcuni clienti di un bar avevano rimproverato il ragazzo per i suoi spericolati passaggi in strada con la moto. Iacono andò a procurarsi una pistola e sparò contro le persone sedute ai tavolini, ferendone alcune fortunatamente in maniera non grave.
Poi fuggì, ma fu trovato dalla Polizia dodici ore dopo i fatti nei pressi della sua abitazione, dove peraltro era detenuto ai domiciliari.
La difesa ha già annunciato che farà appello alla sentenza.