In arrivo Bonfanti in prestito, Vogliacco resta un’idea ma non è l’unico per la difesa. Priorità a un esterno mancino e a un profilo offensivo. Contatti per Calvin Stengs del Feyenoord, ma il Leicester è molto avanti. In uscita Beruatto allo Spezia, poi da definire Rus, Beghetto, Vukovic, Arena, Vignato, Giani e Durmush.
La volata è partita con una traccia chiara: completare tre acquisti e chiudere le uscite pendenti per consegnare a Gilardino un gruppo più equilibrato. In difesa il dossier caldo è Giovanni Bonfanti, atteso a Pisa con la formula del prestito con diritto di riscatto, che può diventare obbligo. Resta sul tavolo Alessandro Vogliacco del Genoa per un’operazione a titolo definitivo, ma il club valuta anche un altro centrale d’esperienza per alzare la leadership del reparto.
Sulle corsie esterne la priorità è un mancino naturale. Se si aprisse davvero la pista, Calvin Stengs coprirebbe anche l’esigenza di un esterno a piede invertito. I contatti con Feyenoord ed entourage sono preliminari e andranno approfonditi. Il giocatore, classe 1998, ha vestito Az Alkmaar, Nizza e Anversa e conta 8 presenze con l’Olanda. La concorrenza è forte: il Leicester si è mosso con decisione e rende la trattativa complessa.
In parallelo si valuta un innesto offensivo per dare alternative tra trequarti e fascia alta. La scelta dipenderà anche dalle cessioni. L’obiettivo è mantenere intatto il blocco che ha riportato il Pisa in Serie A, aggiungendo qualità e fisicità nei punti chiave. La linea tecnica resta netta: innesti pronti, con atteggiamento giusto, per adattarsi subito al livello del campionato.
Sul fronte uscite, Pietro Beruatto è indirizzato verso lo Spezia. Restano da definire le posizioni di Adrian Rus, già fuori dal gruppo, e di Andrea Beghetto. Per il portiere Ante Vukovic si cerca sistemazione. Alessandro Arena può aprire una pista con l’Empoli. Emanuel Vignato al momento non ha offerte concrete. Su Elia Giani c’è la Juve Stabia. Per Mert Durmush si ragiona su un prestito per garantire minuti e crescita.
La settimana che porta al gong sarà fatta di incastri, con la rosa da completare senza snaturare l’identità costruita. Il margine è stretto, ma la rotta è definita: tre arrivi mirati, uscite chiuse in tempi rapidi, e la disponibilità a intervenire ancora se dovessero emergere nuove necessità.