Politica

Stazione di Tirrenia, "Non si smantelli un luogo di socialità"

A fronte del piano per la riqualificazione e per il Museo del Cinema, il consigliere Bruni chiede cautela: "Tirrenia ha già pochi spazi aggregativi"

Il consigliere Enrico Bruni

Il dibattito che si è acceso negli ultimi giorni sul futuro dell'ex stazione del Trammino a Tirrenia, dopo l'annuncio di un progetto di recupero, entra nel vivo. 

Per il consigliere di opposizione del Partito Democratico Enrico Bruni, infatti, l'idea del Museo del Cinema è apprezzabile, ma non deve mettere a repentaglio un luogo di aggregazione. "La nostra città, e in particolare Tirrenia, hanno una storia che merita di essere raccontata e valorizzata - ha detto - proprio per questo, però, credo che un progetto simile debba essere pensato in modo serio in rapporto con un piano di recupero degli ex stabilimenti cinematografici Pisorno, oggi colpevolmente abbandonati. È lì che bisognerebbe concentrare gli sforzi".

"Il problema è un altro - ha aggiunto - Tirrenia ha pochissimi spazi di aggregazione e la stazioncina era uno di questi. Non possiamo permetterci di sacrificare quel punto di ritrovo senza pensare a una soluzione alternativa. Un quartiere vive di luoghi dove ci si incontra, si parla, si gioca a carte, si sta insieme. Se li togliamo, impoveriamo la comunità".

Dunque, per Bruni, la scelta della Giunta Conti di collocare il Museo del Cinema nell’ex stazione Trammino rischia di privare Tirrenia di uno dei suoi pochi spazi di socialità. "È evidente che quella zona vada riqualificata, così come il giardino antistante: sarebbe irresponsabile sostenere il contrario - ha specificato - ma la riqualificazione non deve coincidere con lo smantellamento di spazi di socialità. Se davvero si decidesse di rinunciare al bar, allora dovrebbe essere previsto contestualmente un nuovo spazio di aggregazione, accessibile e aperto, perché i residenti non hanno bisogno di nuovi spazi a uso esclusivo dei turisti o dei visitatori temporanei".

"Anche Tirrenia ha una rete di associazioni importante, con persone e volontari straordinari che rendono vivo un quartiere organizzando eventi e manifestazioni ogni mese e non soltanto nella stagione estiva - ha concluso - per questo è insolito che un’amministrazione che si vanta di essere tanto attenta alle questioni del litorale, oggi cali dall’alto un progetto come questo, ignorando quello che le associazioni chiedono da tempo. Ovvero, spazi accessibili, ospitali e stabili dove svolgere la propria attività".