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Stazione, i residenti difendono il mercatino

"Abbandonare adesso, dopo un anno e mezzo di lavoro, sarebbe una sconfitta per l'intero quartiere". La raccolta firme di Confcommercio

“La stragrande maggioranza di commercianti e residenti (28 attività imprenditoriali e 29 residenti), apprezzano il mercatino di viale Gramsci perché ne hanno visto gli effetti concreti, e sono contrari al suo spostamento".  E' quanto emerge da una raccolta firme promossa da Confcommercio. La raccolta firme corredata da una lettera indirizzata al sindaco Michele Conti e agli assessori Pesciatini e Bonanno, è stata consegnata ieri mattina all'ufficio Protocollo del Comune di Pisa.

“Il mercatino della stazione - commenta il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli - è nato a suo tempo dalla richiesta degli stessi commercianti e residenti della stazione, esasperati dalla totale mancanza di attenzione, cura e sicurezza rivolti a questa zona chiave della città. A partire da questa domanda esplicita di coloro che la stazione la vivono e la soffrono tutti i santi giorni, come associazione, unica a far seguire alle parole fatti concreti, abbiamo individuato negli ideatori di Mercanti in Galleria un organizzatore capace e disponibile a svolgere questo ruolo di presidio su entrambe le Gallerie Gramsci. Un ruolo poco visibile ma efficace, che in questi due anni è stato interpretato con grande coraggio e disponibilità da parte degli operatori, come dimostra inequivocabilmente l'ampio e trasversale consenso di questa raccolta firme”.

“Siamo tutti favorevoli alla riqualificazione della stazione e pronti a dare una mano secondo le nostre possibilità - ha aggiunto il responsabile sicurezza di Confcommercio Pisa Alessio Giovarruscio - Quello che non possiamo in alcun modo accettare sono i pregiudizi e le strumentalizzazioni dell'altra associazione, che invece di svolgere con responsabilità il proprio ruolo di rappresentanza imprenditoriale, rivela soltanto una micragnosa e controproducente rivalità”.

L'organizzatore del mercatino Marco Luperini non ha nessuna intenzione di gettare la spugna: “ Abbandonare adesso, dopo un anno e mezzo di lavoro, sarebbe una sconfitta per l'intero quartiere. Noi abbiamo un progetto da portare avanti e vogliamo essere ascoltati, contro chi invece prende le firme, poche, per farci chiudere, senza nessun progetto in mente”.