Cronaca

​Stella Maris, dieci condanne e cinque assoluzioni

Assolti i dirigenti per i maltrattamenti a Montalto di Fauglia. Maffei, “Tribunale ha riconosciuto la verità dei fatti”. Condannati dieci operatori

Si è chiusa con dieci condanne e cinque assoluzioni la lunga vicenda giudiziaria sui presunti maltrattamenti ai pazienti disabili nella struttura Stella Maris di Montalto di Fauglia, emersi nel 2016 dopo le indagini dei Carabinieri. La sentenza, emessa oggi dal giudice Susanna Messina del Tribunale di Pisa, ha assolto con formula piena le due dottoresse che dirigevano le divisioni della struttura e il direttore sanitario, mentre ha riconosciuto colpevoli dieci operatori per singoli episodi di violenza sugli ospiti.

Le pene, comprese tra tre e quattro anni di reclusione, riguardano episodi registrati dalle telecamere nascoste installate nel refettorio della Residenza Sanitaria per Disabili, dove in pochi mesi furono documentati circa 280 atti violenti, tra offese e percosse. Il procedimento, avviato nel 2017 con i primi provvedimenti cautelari e proseguito con i rinvii a giudizio del 2019, arriva così a una prima conclusione in tribunale.

Soddisfazione per l’esito è stata espressa dal presidente della Fondazione IRCCS Stella Maris, Giuliano Maffei, che ha dichiarato: “Prendiamo atto del dispositivo della sentenza con cui il giudice ha finalmente riconosciuto la completa estraneità dei medici preposti alla direzione del Centro Riabilitativo di Montalto di Fauglia, come da noi sempre sostenuto. Con l’assoluzione completa perché ‘il fatto non sussiste’ delle dottoresse Patrizia Masoni e Paola Salvadori e del direttore sanitario Giuseppe De Vito, il Tribunale ha confermato che il centro è sempre stato gestito nel rispetto delle normative”.

Maffei ha precisato che “la condanna ha riguardato alcuni dipendenti che, avendo tenuto comportamenti non professionali, furono prontamente licenziati. Quel centro era una realtà completamente distinta dall’IRCCS Stella Maris di Calambrone”.

Il presidente ha poi aggiunto: “Nei nove anni trascorsi dai fatti abbiamo lavorato per migliorare le nostre attività riabilitative. Ci siamo scusati allora e lo facciamo ancora oggi: siamo dalla parte dei nostri assistiti e continueremo a dare il meglio, con professionalità e con il cuore. Ringrazio i genitori che hanno continuato a darci fiducia, proseguendo con i loro figli il percorso di cura nel centro di Marina di Pisa”.