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Stella Maris, innovativa tecnica di riabilitazione

Pisa alla guida del progetto che estenderà la tecnica riabilitativa per i bambini con paralisi cerebrale direttamente a casa

Nell’ambito dell’ultimo bando della ricerca finalizzata del Ministero della Salute, la Fondazione Stella Maris ha vinto il primo progetto, guidato dalla dottoressa Giuseppina Sgandurra.

Lo studio, che ha un finanziamento ministeriale di 450 mila euro, punta a estendere le precedenti esperienze di terapia riabilitativa basata sulla scoperta dei neuroni specchio, ossia la corrispondenza tra azione osservata e azione eseguita dai bambini con paralisi cerebrale a tipo emiplegia (paralisi a uno dei due lati del corpo) a quelli con diplegia (paralisi a entrambi i lati).

Lo studio ha la collaborazione di partner di grande rilevanza e in particolare, il professor Giovanni Cioni, direttore scientifico dell’Istituto Stella Maris, il professor Adriano Ferrari dell’Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia ed il professor Leonardo Fogassi del Dipartimento di Medicina e chirurgia dell’Università di Parma. Partecipa al progetto anche la giovane terapista Elena Beani, che da sempre ha collaborato nel portare avanti questo tipo di progetti di successo.

Questo pool di ricercatori è stato fra i primi a sperimentare questo tipo di terapia nei bambini con paralisi cerebrale, in particolare nell’emiplegia. Inoltre, ha lavorato alla progettazione, analisi dei dati clinici e risonanza magnetica di questo nuovo approccio riabilitativo, sperimentando anche l’utilizzo di un supporto tecnologico che ha visto protagonista la stessa Sgandurra.