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Stop ai finanziamenti se le imprese delocalizzano

Approvata mozione unanime sul caso Ericsson: legare il contributo per il progetto Fipili3 al riassorbimento dei dipendenti trasferiti a Genova

Uno degli striscioni esposti dai lavoratori Ericsson durante una manifestazione

“Subordinare i finanziamenti pubblici a favore di Ericsson per il progetto Fipili3 al progressivo riassorbimento nel sito pisano dei dipendenti trasferiti a Genova”. Questo uno dei dispositivi contenuti nella mozione sulla multinazionale svedese che il Consiglio regionale della Toscana ha votato all’unanimità.

Il testo, frutto di una sintesi di due diverse mozioni presentate da Movimento 5 stelle e Sì – Toscana a sinistra cui si è aggiunto il Partito democratico con la firma del consigliere Andrea Pieroni, impegna la Giunta ad attivarsi per chiedere alla multinazionale di “sviluppare iniziative per creare nuove opportunità di lavoro che possano consentire l’implementazione delle attività presso il sito pisano”. L’azienda dovrà inoltre impegnarsi per concedere modalità di telelavoro ai 18 dipendenti trasferiti in Liguria, in modo da “giustificare gli investimenti regionali” che potranno essere “revocati se non corrispondenti” con gli obblighi contrattuali.

La mozione è stata illustrata dalla consigliera Irene Galletti (M5s) e in sede di dichiarazione di voto Tommaso Fattori (Sì Toscana a sinistra) ha ribadito la necessità di “occuparci dell’atteggiamento predatorio del territorio dimostrato dalle multinazionali”.

“Con questo atto – ha detto il consigliere Pieroni - proseguiamo la buona prassi di trovare unitarietà su una questione che interessa decine di lavoratori”.