Attualità

Stop alla musica, Confcommercio sbotta

Chiusura alle 23,30 e niente musica tra Vettovaglie, Sant'Omobono e Borgo stretto. Pieragnoli: "Pugno duro contro chi rispetta le regole"

Piazza delle Vettovaglie

"Uno scherzo di cattivo gusto". Sconcerto da parte di Federico Pieragnoli, direttore generale di Confcommercio Pisa, a fronte delle segnalazioni da parte dei commercianti sulla chiusura imposta alle 23,30 e il contemporaneo divieto di musica per 24 ore per le attività di piazza delle Vettovaglie, piazza Sant'Omobono e Borgo Stretto.

A partire da sabato, nel pieno del fine settimana, molte attività rischiano infatti di chiudere in anticipo a causa dei controlli sulle emissioni sonore. "Siamo estremamente preoccupati per una situazione che definire paradossale è poco - ha aggiunto - quando i locali investono migliaia di euro per dotarsi di impianti elettroacustici per limitare le emissioni e adeguarsi: anziché cercare dialogo, collaborazione e soluzioni si colpiscono implacabilmente".

"Non c'è stata alcuna concertazione - ha proseguito Pieragnoli - non possiamo accettare nel modo più assoluto questo metodo, così come non possiamo accettare che siano sempre coloro che lavorano nel rispetto delle regole a pagare dazio. Ricordiamo fin troppo bene i tempi del Covid e del lockdown quando le attività venivano chiuse dall'oggi al domani senza preavviso: questo modo di agire crea danni irreparabili agli imprenditori".

"Se questa è la strada che si intende percorrere è bene sapere che spacciatori, abusivi dell'alcool e illegali, avranno la zona tutta a loro completa disposizione - ha concluso ironicamente - purtroppo lo spettacolo al quale assistiamo è sempre lo stesso: pugno duro e inflessibile con chi fa di tutto e di più per rispettare le regole, e per il resto, cioè spaccio, alcool, degrado, la situazione resta la medesima".