Oggi alle 11, davanti al Rettorato dell’Università di Pisa, gli studenti del collettivo Cambiare Rotta daranno vita a un presidio di protesta in contemporanea con molte altre città italiane. L’iniziativa, si legge nel comunicato, nasce per sostenere la Global Sumud Flotilla, missione umanitaria diretta verso Gaza e già partita nei giorni scorsi da Genova, con l’imbarco a Catania previsto proprio nelle stesse ore.
"Se non fermano il genocidio, fermeremo il paese", scrivono gli organizzatori, chiamando a raccolta il mondo della formazione affinché prenda posizione pubblicamente. La missione è sostenuta anche da alcuni settori della classe operaia e da sigle sindacali come la CUB, che in una nota afferma, "Anche i lavoratori italiani non possono restare passivi e distaccati spettatori".
Il collettivo pisano ha già preso parte alla raccolta di beni di prima necessità per la popolazione palestinese. Ora punta a un’azione visibile e politica, per denunciare il sostegno implicito dei governi occidentali e delle istituzioni al blocco israeliano.
"Le nostre istituzioni scolastiche e accademiche non possono restare silenti", si legge nel testo, che accusa Israele di trattare gli attivisti della Flottiglia come terroristi e denuncia il rischio che le navi umanitarie vengano sequestrate.
Nel comunicato firmato dalla CUB si sottolinea la necessità di “cambiare prospettiva”, denunciando “la trasformazione del diritto internazionale in mera impunità per gli autori di immani stragi” e ribadendo che “urge riconoscere il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese”.