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Tangenziale nord est, bocciatura da Legambiente

L'associazione critica i costi dell'opera, ritenuta inutile e dannosa: "Non risolve il problema del traffico e allontana i cittadini dai servizi"

La tangenziale nord est di collegamento tra Madonna dell'Acqua e Cisanello fa nuovamente capolino nel dibattito pubblico e, immediatamente, Legambiente risponde presente.

Il destino del progetto, che è stato al centro dell'ultima seduta del Consiglio comunale, non sembra ancora ben definito. A oggi, infatti, è stato finanziato e appaltato soltanto il primo lotto, che va appunto da Madonna dell'Acqua a via Pietrasantina, per una spesa di 27 milioni di euro.

Numeri che, per Legambiente, sono eccessivi. Soprattutto per un'opera che non risolverebbe il problema del traffico. "La nuova viabilità dovrebbe unire la via Aurelia a Cisanello attraverso la piana a nord di Pisa con un percorso di 16 chilometri, per un costo previsto di 200 milioni di euro, mentre nel 2007 era di 70 milioni - hanno affermato dall'associazione ambientalista - una spesa complessiva notevole per un’opera considerata strategica da quasi tutto il Consiglio, ma si tratta di una pericolosa illusione".

"Gli ingorghi che strangolano la città non derivano da flussi di attraversamento, ma sono originati dai moltissimi spostamenti che penetrano a fondo nel tessuto urbano tentando di raggiungere il centro - hanno aggiunto - si insegue l’illusione che nuove strade favoriscano la mobilità consentendo flussi più veloci: è dimostrato, invece, che l’unico modo per ridurre il traffico è ridurre il numero dei mezzi privati in circolazione, favorendo il trasporto pubblico e la mobilità in bici e a piedi".

Non solo: per Legambiente la tangenziale, oltre che inutile e costosa, rischia di essere dannosa. "Sarebbe il cavallo di Troia per nuovo consumo e impermeabilizzazione del suolo - hanno spiegato - porterebbe nuovi insediamenti commerciali e residenziali lungo il suo percorso, favorendo l’esodo dalla città verso la campagna. Una città diffusa che allontana i cittadini da servizi, lavoro e persone, imponendo poi l’uso del mezzo privato: il miglior modo per aumentare il traffico pendolare".

"Il taglio della pianura deturperebbe irrimediabilmente il paesaggio rurale tra Pisa e San Giuliano - hanno concluso - aumenterebbe anche l’inquinamento acustico che, per il quartiere dei Passi, potrebbe superare di 32 volte i limiti di legge. Le stesse ingenti risorse economiche destinate a quest'opera potrebbero essere utilizzate per potenziare il trasporto pubblico, con il raddoppio della ferrovia Pisa-Lucca e sua trasformazione in metropolitana di superficie, o i percorsi protetti pedonali e ciclabili".