Politica

"Teatro Rossi, non c'è stata trasparenza"

Una Città in Comune contesta l'aggiudicazione e chiede nuovamente un accesso agli atti: "Non si conosce il progetto culturale e di recupero"

Il Teatro Rossi

L'aggiudicazione del Teatro Rossi alimenta i dubbi di Una Città in Comune, che richiede al Demanio maggior trasparenza e denuncia quelle che, secondo il gruppo di opposizione, sono state delle evidenti mancanze sulla trasparenza.

"Nei giorni scorsi l’Agenzia del Demanio ha aggiudicato in via definitiva il Teatro Rossi alla Gds Arts Management di Guglielmo De Stasio, con sede a Sassari - hanno scritto dalla lista di opposizione - il Demanio ha così giudicato positivamente la documentazione presentata dalla società e su cui avevamo fatto una richiesta di accesso agli atti, rifiutata dalla stessa Agenzia".

"La cittadinanza è lasciata completamente all'oscuro e non c’è alcuna trasparenza su quale sarà il piano di gestione culturale e finanziario - hanno aggiunto - nessuno dei documenti che avevamo richiesto si trova sul sito del Demanio, che ha pubblicato solo la determina di aggiudicazione definitiva. L’unica cosa certa è che sarà la società del violinista Guglielmo De Stasio a gestire il Teatro Rossi di Pisa per i prossimi 30 anni, pagando allo Stato 2mila euro il mese".

Per la lista a sostegno di Ciccio Auletta, dunque, le mancanze sulla trasparenza sono molto gravi. "Avevamo subito avanzato dubbi sulla società, visto che nei fatti è priva di qualsiasi attività e solidità - hanno proseguito - nulla si sa di chi siano questi imprenditori: chi sono le imprese locali e nazionali dietro De Stasio? Perché, se ci sono interessamenti locali, non si sono manifestati quando il dibattito sul teatro era vivo e scottante?".

I componenti di Una Città in Comune faranno anche un'ulteriore richiesta di accesso agli atti. "Qual è il progetto di recupero e quale quello culturale? - hanno chiesto - denunciamo ancora una volta come non ci sia nessun coinvolgimento e nessun percorso pubblico, a partire dalla esperienza del Teatro Rossi aperto, che per 8 anni ha restituito alla cittadinanza questo spazio".

"Il Comune di Pisa sa qualcosa? È stato coinvolto o informato? - hanno concluso - Serve un confronto pubblico e soprattutto chiarezza e trasparenza su chi sono i veri investitori e quali sono le loro intenzioni. Porteremo la questione anche in Consiglio comunale non appena inizieranno i lavori".