Politica

Teatro Verdi, l'opposizione chiede le carte

I consiglieri Picchi (Pd), Amore (M5s) e Auletta (Dic) spingono per una "operazione trasparenza" da parte della presidente della Fondazione

Il Teatro Verdi di Pisa

"Chiediamo trasparenza e la documentazione richiesta", questa la sollecitazione che arriva dai consiglieri comunali Francesco Auletta (Diritti in Comune), Olivia Picchi (Partito democratico) e Gabriele Amore (Movimento 5 Stelle), all'indirizzo della presidente della Fondazione Teatro Verdi di Pisa, Patrizia Paoletti Tangheroni.

"Da diverse settimane - spiegano i tre consiglieri di opposizione - abbiamo richiesto alla Presidente della Fondazione Teatro Verdi numerosi atti inerenti la gestione del Teatro senza avere risposta: dal verbale del Cda dello scorso 21 Maggio, alle graduatorie e selezioni per la nomina del Direttore generale e del Direttore artistico fino all’incarico diretto fatto dalla stessa Presidente, bypassando il Direttore generale e artistico, all’agenzia Artitaly di Massimiliano Simoni (responsabile nazionale teatri di Fratelli d’Italia e famoso per il suo saluto romano) per la direzione della rassegna al Giardino Scotto con i relativi compensi".

"Ad oggi - denunciano Auletta, Picchi ed Amore - non solo questa documentazione non ci è stata fornita, ma siamo davanti ad una costante azione di ostacolo che si ripete già più volte. Nel passato, infatti, la Presidente ha già provato a non fornire della documentazione ai consiglieri comunali ricevendo l’intimazione ad adempiere alla richiesta da parte del Segretario Generale del Comune di Pisa, che siamo stati costretti a chiamare in causa per vedere rispettare i nostri diritti".

"A questo aggiungiamo che, a fronte del colloquio avuto in commissione con la Rsu, abbiamo chiesto un confronto con il Cda del Teatro, preoccupati della situazione che i lavoratori ci hanno esposto e determinati a capirne di più. Anche questa richiesta è caduta nel vuoto. Ora come allora - concludono - chiediamo a Tangheroni cosa abbiamo mai da temere nel fornire la documentazione richiesta, e cosa la spaventa al punto tale da non rispondere a una semplice richiesta di incontro. E soprattutto visto il suo passato di donna delle istituzioni, ritiene il suo comportamento congruo rispetto a quel principio di trasparenza della Pa che lei per prima dovrebbe tutelare? La invitiamo, quindi, ancora una volta a consegnare tutti gli atti senza indugio".