Le stabilizzazioni annunciate ci saranno e nessun taglio sarà fatto sul personale sia tecnico, sia di sala. E così, i lavoratori e le lavoratrici del Teatro Verdi di Pisa hanno deciso per il rientro dello stato di agitazione, che conclude quantomeno la protesta sindacale sullo stato occupazionale.
Un successo dei dipendenti, che per Una Città in Comune, che sostiene Ciccio Auletta in Consiglio comunale, dovrà ora essere seguito da un'audizione dei vertici del Teatro Verdi in commissione. "La lotta paga e la sua dimensione pubblica è decisiva per ottenere risultati - hanno scritto - ma siamo solo all’inizio, in quanto sono molteplici le criticità, a partire dalla moltiplicazione delle consulenze ad hoc alla trasparenza su numerose operazioni che i vertici della Fondazione stanno portando avanti come la costituzione di una società in house".
"Quanto accaduto al Teatro Verdi in queste settimane dev'essere l’occasione per aprire un dibattito pubblico in città sulle politiche culturali e sulle condizioni degli operatori dello spettacolo, che vivono una vita di precariato, con paghe misere e senza garanzie adeguate - hanno aggiunto - non pagare il lavoro non ci vedrà mai d'accordo, mentre saremo sempre al fianco di chi lotta contro un sistema che schiaccia i meno forti e che costringe al sacrificio in forza di un amore che per molti è amore per il teatro stesso, per il racconto, per le storie".
Soddisfazione condivisa comunque anche da Paolo Martinelli, capogruppo de La Città delle Persone. "Più volte abbiamo denunciato pubblicamente la situazione critica del Teatro Verdi: abbiamo quindi sostenuto con convinzione lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, che chiedevano conto delle mancate stabilizzazioni - ha detto - riteniamo dunque importante e positiva la notizia del rientro dello stato di agitazione e della conclusione della trattativa. È un successo delle lavoratrici e dei lavoratori e siamo contenti di aver dato il nostro contributo a mantenere alta l'attenzione sul tema. Il nostro teatro e chi ci lavora meritano stabilità e prospettive chiare. Continueremo comunque a vigilare e a seguire la situazione".