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E' il Dì di Sant'Antonio Abate

Messa e targhe alla chiesa intitolata al santo, nel pomeriggio Mazzascudo in piazza XX settembre. Tutto il programma di domenica 17 gennaio

Torna l’appuntamento con il dì di Sant'Antonio Abate, giorno in cui si teneva la prova generale del Gioco del Ponte detta “Battagliaccia”. Quest’anno ricorrono i 45 anni da quando questa ricorrenza fu ripristinata. Come tutti gli anni l'Associazione Amici del Gioco del Ponte invita chi possiede la bandiera pisana a esporla alle finestre

Il programma: alle 11 nella Chiesa di Sant’Antonio sarà celebrata la Santa Messa propiziatrice seguita dal messaggio del Presidente dell'associazione degli Amici del Gioco del Ponte e dalla consegna di particolari targhe a due personaggi scomparsi, che ricoprirono incarichi di alto prestigio nelle rispettive Parti in occasione della ripresa del Gioco nell’anno 1981. Silverio Del Torto generale di Mezzogiorno (purtroppo non potè guidare la Parte nel 1982 perchè scomparve prematuramente e al suo posto fu nominato Piero Cilotti) e Ivo Pucciarelli Luogotenente Generale di Tramontana. Una targa sarà donata alla Chiesa proprio per ricordare il 45esimo anno del ripristino del “dì di Sant’Antonio Abate. Saranno presenti il gonfalone della città con i valletti, il Consiglio degli Anziani e una rappresentanza del Gioco negli storici Costumi

Nel pomeriggio appuntamento alle 16.30 in piazza XX settembre, sotto Palazzo Gambacorti sede del Comune di Pisa, per la rievocazione storica del Mazzascudo. Trenta persone vestite e armate con fedeli riproduzioni di corazze, mazze e scudi del medioevo riproporranno l’antico Gioco. Grazie all’associazione Signum Rubicondum, all’associazione Mazzascudo e alle compagnie d’armi Ordo Civitas Pisarum e Libera Compagnia d’Arme delle Tre Fiere. Durante la manifestazione, Federico Roveroni e Ferruccio Bertolini spiegheranno al pubblico la storia del Mazzascudo e i legami con il Gioco del Ponte

Antenato del Gioco del Ponte, il Mazzascudo risale all’epoca di Pisa Repubblica Marinara. Si svolgeva in piazza dei Cavalieri, allora piazza delle Sette Vie e cuore politico della città: due fazioni, la Gazza e il Gallo, nel periodo tra l’Epifania e la Quaresima si sfidavano con scudi e mazze di legno. Era un gioco militare, un addestramento, da cui si formavano gli uomini che avrebbero difeso la città per tutto l’anno successivo. L’ultima edizione fu il 17 gennaio 1406, anno della conquista fiorentina. Più di un secolo dopo cominciò a svilupparsi il Gioco del Ponte, mazze e scudi furono rimpiazzati dai targoni e la manifestazione perse il carattere prettamente militare.