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Toscana Aeroporti, dividendi per 7 milioni di euro

L'assemblea degli azionisti ha approvato la distribuzione. Dure critiche da Sinistra civica ecologista: "Atto inaccettabile"

L’assemblea degli azionisti di Toscana Aeroporti ha approvato il bilancio al Dicembre 2021 e, come si legge in una nota della stessa società, "Deliberato la distribuzione di un dividendo straordinario di ammontare complessivo di 7 milioni di euro, a valere su parte della riserva straordinaria, di importo unitario pari a 0,3761 euro per ciascuna delle 18.611.966 azioni di Toscana Aeroporti S.p.A. in circolazione. Il suddetto dividendo – al lordo delle eventuali ritenute di legge - sarà messo in pagamento il 25 Maggio 2022 con stacco della cedola n. 14 il 23 maggio 2022 e record date il 24 Maggio 2022".

"L'assemblea di Toscana Aeroporti  decide di distribuire un dividendo straordinario di 7 milioni di euro ai suoi azionisti. Si tratta - interviene con una nota Sinistra Civica Ecologista  - di un atto inaccettabile dal momento che la società in questi ultimi due anni ha goduto di importanti risorse pubbliche per far fronte all'emergenza pandemica: dieci milioni da parte della Regione Toscana e altri ristori stanziati dallo Stato. Toscana Aeroporti, prima di prendere una decisione di questo tipo, avrebbe dovuto restituire i soldi pubblici ricevuti, milioni di euro pagati dai cittadini toscani e italiani per affrontare l'emergenza e tutelare i livelli occupazionali, non per garantire i dividendi agli azionisti. La Regione Toscana, socio di minoranza, impegnata fino allo stremo nella spesa per fronteggiare il Covid, doveva votare contro questa decisione, esprimendo pubblicamente la sua opposizione. Sinistra Civica Ecologista, come chiesto da Cgil, Cisl e Uil ritiene necessario un approfondimento legale per verificare la fattibilità del recupero della somma in questione".

Sul fatto è intervenuto con una nota anche il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, che ha definito la scelta odierna del CdA della società aeroportuale "Ingiusta e sbagliata".

“Ora l’unica strada da percorrere  - scrive Fratoianni- è che le risorse pubbliche erogate alla società tornino nelle casse della collettività".