Pisa Sporting Club

Touré, "Vivo il momento presente"

Intervista a Idrissa Touré dal Media Day del Pisa Sporting Club. "Sono musulmano e la società mi aiuta molto da ogni punto di vista"

Un gesto destinato a restare. Il gol di Touré contro la Cremonese ha fatto il giro del web, tra immagini, parodie e commenti. Una scena che ha già segnato questa stagione di Serie A per i nerazzurri. Il giocatore del Pisa ha parlato durante il nuovo Media Day, raccontando le sue sensazioni.

Ciao Idrissa, raccontaci le emozioni del gol che hai provato. Ci hanno detto che te la sentivi di segnare. Com'è stato?
"Già durante la partita nella mia testa c'era l'idea di fare gol. Anche il mister mi aveva detto che avrei fatto gol. Ho cominciato così a crederci. Lavoro tanto anche nella parte offensiva, specialmente sui cross che arrivano dalla mia parte. Nello spogliatoio, dopo il primo tempo, mi sono ripetuto come un mantra che avrei segnato. E' successo come volevo e sono contento anche per Matteo per il suo grande assist. Ho dato tutto per far gol e sono molto felice che sia andata così anche la partita. Meritavamo questi primi tre punti. Sono felice di aver aiutato la squadra con questo primo gol. Non potevo immaginare meglio".

Com'è la tua esperienza da padre?
"Mi sono dovuto abituare ai nuovi ritmi, sono fortunato perché mia moglie mi aiuta e sta tanto con il bimbo. Ha già sei chili il bimbo. Stanno cambiando tante cose in privato, ma in positivo".

Chiellini ti ha portato in Italia, vi siete sentiti dopo il gol?
"Mi ha fatto le congratulazioni e io pure l'ho ringraziato. E' lui che mi portò dalla Germania all'Italia e con lui la relazione è molto buona".

Con Nzola come va il rapporto in campo? Vi siete un po' pestati i piedi nell'ultima partita.
"Lui è un attaccante, quando è vicino a fare gol o se la sente è chiaro che abbia gli occhi sulla palla come primo pensiero. Però anche io devo comunicare meglio. Se però non parlo è chiaro che lui abbia l'istinto dell'attaccante. Alcuni di questi dettagli sono allenabili".

Sei arrivato a Pisa nel 2021, eri un ragazzo e ora sei padre. Qual è il tuo rapporto con Pisa e quanto durerà a lungo?
"Quando arrivai mi accolsero bene, mi fecero subito sentire a casa, l'atmosfera della città. Sanno che se diamo tutto per loro ci stanno sempre vicini. Ci sono state anche fasi di difficoltà, e in quel momento ho avuto l'aiuto della gente. Sono successe tante cose in questi anni, penso che sia arrivato il tempo di essere uomo, di famiglia. Lo è stato da figlio in passato, ora tocca a me fare la mia parte. Il futuro non so come sarà, vediamo cosa succederà. Io sono per il momento molto felice e spero che continui così"

Hai un numero di gol e assist a cui pensi a fine campionato?
"L'anno scorso ho fatto 6 gol. Voglio continuare così. Mi sono mangiato qualche gol, ho sbagliato qualcosa. Vorrei segnare altri 6 gol".

Dicesti che Gilardino ti fa vedere il calcio con occhi diversi. A che punto sei adesso con il mister?
"Mi fa leggere meglio la partita, era qualcosa sui cui volevo migliorare e sui cui voglio ancora fare di più. In questo lui è molto bravo, a leggere le situazioni. E a farcele leggere meglio. Specialmente sui dettagli, addirittura come girarsi e come mettere il corpo. E' un grande allenatore. Ci fa allenare al meglio e ci sprona molto".

Qual è stato il momento più difficile a Pisa?
"Già all'inizio i primi sei mesi in campionato, abbiamo fatto tante vittorie, ma nella seconda parte del 2021-22 forse c'era qualcosa di mentale in cui avrei dovuto trovarmi meglio. Per me è stato un periodo complesso. Persi anche l'undici titolare non sapevo gestire alcune cose a livello di testa, come affrontare queste situazioni. Poi quando mi feci male alla tibia, ma anche con Aquilani non riuscivo a esprimermi al meglio, è stato l'anno più difficile per me con lui, ma ho creduto in me e ho dato tutto quello che avevo. Negli ultimi due anni mi sto trovando al meglio, mentalmente sono al 100% e sono sicuro che se continuo così spero di poter aiutare la squadra ancora di più"

Con Inzaghi passasti da centrale a esterno. Lo accettasti subito?
"Mi ricordo ed ero magari scettico all'inizio, ma lo abbiamo provato e dopo 2-3 partite ci convincemmo che fosse la cosa migliore per le mie caratteristiche".

Sappiamo che ti ha aiutato molto la tua religione, ce ne parli?
"Sono musulmano ed è qualcosa di importantissimo per me. Provo anche a comportarmi al meglio, a volte bene a volte male. Questo è molto importante. Mi aiuta nelle difficoltà. So che la vita è la vita e dopo la vita arriva un'altra vita. Non c'è solo il calcio, ma anche altro. La società mi ha aiutato molto durante il mio ramadan e invece di impormi qualcosa, hanno studiato allenamenti e diete fatte apposta per me con il nutrizionista. Apprezzo molto perché il supporto è totale".

Chi ti ha impressionato di più finora contro?
"Modric, ma ci sono tanti altri che mi hanno fatto una bella impressione. L'atmosfera a Bergamo per la prima è stata eccezionale".

Hai pensato alla nazionale?
"Se arriva va bene, sennò non c'è problema. Vivo il momento presente. Ho fatto allenamento, dopo sono convocato da mio figlio. La Guinea mi ha già chiamato, sto valutando".