Politica

Trapani-Scognamiglio, "Giunta ferma sulla disabilità"

I due consiglieri chiedono uno stanziamento specifico per la rimozione delle barriere architettoniche, a cominciare dalla scuola primaria "Lorenzini"

Sala Baleari, aula del Consiglio comunale

Nel Consiglio comunale del prossimo 25 Luglio, il gruppo del Partito Democratico, con i consiglieri Matteo Trapani e Maria Antonietta Scognamiglio, ha annunciato un ordine del giorno alla variazione di bilancio per chiedere uno stanziamento per facilitare l'accesso e la fruizione delle persone con disabilità degli spazi pubblici.

"Quanto denunciato in questi anni sull’accessibilità dei nostri istituti scolastici non può finire in secondo piano - hanno detto - negli scorsi giorni, su sollecitazione di alcuni genitori, abbiamo chiesto alla Giunta di impegnarsi per renderli accessibili, a partire proprio dalle scuole Lorenzini. La risposta è stata però vaga e non del tutto corretta".

Come riportato da Trapani e Scognamiglio, alcuni genitori, già ad Aprile, avrebbero richiesto un sopralluogo alla scuola elementare "Lorenzini" per chiedere l'abbattimento delle barriere architettoniche.

"Tutto ciò provoca sia problemi di sicurezza in caso di evacuazioni che di fruizione degli spazi da parte delle bambine e dei bambini con disabilità - hanno aggiunto - l'unica cosa fatta dall’amministrazione è un buco in mezzo al giardino con della sabbia, che non risolve per nulla il problema, e il rifacimento del bagno solamente due mesi fa".

"Su questo tema abbiamo lavorato molto nella scorsa consiliatura e continueremo a farlo - ha commentato Scognamiglio - serve da subito convocare il tavolo dell’accessibilità e prevedere uno stanziamento adeguato a rendere accessibile quella struttura e tutte le altre presenti sul nostro territorio. Numerose sono anche le altre situazioni di criticità come, ad esempio, quella dell’istituto Calandrini".

"Sono anni che si chiedono interventi per ridurre le criticità legate all’accessibilità dei luoghi pubblici - ha concluso Trapani - in particolare, le nostre scuole, insieme agli spazi sportivi, ricreativi, sociali e verdi e le stesse strade e piazze, non possono continuare a essere in questo stato. Non possiamo, per colpa della lentezza della parte politica, ledere ancora i diritti dei bambini e delle bambine e di tutte le persone disabili".