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Trump, paletti alla Vespa ed esplode la rabbia

Possibili dazi doganali al mercato delle due ruote da parte degli Stati Uniti. Il sindaco Filippeschi: "E' sconcertante"

La Vespa è stata un simbolo di modernità, della vitalità e dell’inventiva straordinarie dell’Italia del boom, e resta un’icona di un mondo senza barriere, che sa e può scegliere la qualità. L’iniziativa protezionista di Trump è sconcertante. C’è da sperare che la guerra commerciale che persegue deragli fin dall’inizio, com’è avvenuto per altre odiose misure”.

Così il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, che è anche presidente della Provincia, commenta i provvedimenti della Casa Bianca annunciati che colpirebbero anche la Piaggio e l’esportazione della Vespa, prodotto di punta del gruppo industriale di Pontedera. 

I possibili dazi doganali al mercato delle due ruote da parte degli Stati Uniti d'America spaventato. “Ci mobilitiamo, come cittadini europei, e facciamo appello ad un ripensamento. Credo che sia nello spirito positivo di tutti gli italiani, che è anche di speciale amicizia con gli Usa. Il governo, con l’Unione europea, deve far valere i nostri interessi – aggiunge Filippeschi – sfruttando l’immagine ancora fortissima del made in Italy per fare una battaglia contro il ritorno del protezionismo. E questo avviene, mentre in Europa hanno dilagato i big statunitensi della rete, che pagano tasse irrisorie e accumulano profitti stratosferici in un paese solo”.

Sul fatto interviene anche il rettore della Scuola Sant'Anna Pierdomenico Perata: "Sembra un contrasto presentare le iniziative legate alla quarta rivoluzione industriale e sentire parlare di dazi, ma il mondo è fatto così, a volte si affermano modelli che sembrano un passo indietro e che, secondo me, lo sono. Noi dobbiamo guardare avanti, a un mercato unico europeo che intanto deve rafforzarsi per dare più opportunità ai cittadini".