Attualità

Turismo in ascesa, ma i prezzi non calano

Indagine condotta da Format Research per Confcommercio: cresce la fiducia delle imprese, ma preoccupano i costi e il potere d'acquisto delle famiglie

Piazza dei Miracoli

La filiera turistica si espande, mentre aumentano prezzi e costi. È quanto rilevato dall'indagine condotta da Format Research per Confcommercio e che interessa le oltre 20mila aziende del comparto del commercio, del turismo e dei servizi di Pisa e Provincia.

"Oltre un terzo degli operatori sostiene che l'andamento complessivo di questa estate sarà migliore rispetto al 2022 - ha detto il presidente di Confcommercio Provincia di Pisa, Stefano Maestri Accesi - nei primi sei mesi del 2023 il clima di fiducia degli imprenditori è migliorato e resta positivo anche nelle aspettative da qui alla fine dell'anno, prevedendo una sostanziale stabilità, anche per quanto riguarda i ricavi".

Tra le attività che mettono a segno le performance migliori ci sono il commercio al dettaglio alimentare e il turismo, ovvero le strutture ricettive e i pubblici esercizi. Sul fronte dei prezzi, però, restano delle criticità. "Quelli praticati dai fornitori restano stabili, anche se resta da assorbire l'impatto durissimo registrato a fine 2022, ma a costare di più è specialmente il credito - ha continuato - la percezione è che ad aumentare non siano solo i tassi di interesse, ma anche le voci accessorie per ottenere un finanziamento, come le spese d'istruttoria, mentre peggiorano le condizioni legate alla durata temporale. Ciononostante, è aumentata la percentuale di imprese che hanno effettuato domanda di credito".

"L'iniezione di fiducia che sta arrivando dal turismo ci fa ben sperare - ha aggiunto Maestri Accesi - anche se all'orizzonte restano nubi fosche legate al quadro economico internazionale e al potere di spesa delle famiglie che si è ulteriormente ridotto".

Ad aiutare i commercianti potrebbe essere il Pnrr. "Occorre informare e stimolare di più le imprese su questa opportunità - ha concluso -secondo l'indagine, 9 imprese su 10 dichiarano di esserne a conoscenza, ma il 75% di queste non ha mai partecipato a un bando legato al Pnrr. Un'occasione che il nostro sistema economico non può permettersi di perdere".