Attualità

Un bilancio del Giugno pisano

L'assessore Bedini passa in rassegna Palio di San Ranieri, Gioco del ponte e Luminara: "Le critiche strumentali non ci interessano e non fanno bene"

L'assessore Bedini con il dirigente Giuseppe Bacciardi e dal responsabile dei costumi storici Antonio Pucciarelli

Al termine del Giugno pisano, è tempo di considerazioni. A farle è l’assessore alle Tradizioni della storia e dell'Identità Filippo Bedini, che traccia un bilancio a consuntivo del mese dedicato alle celebrazioni delle tradizioni pisane.

"Avevamo un obiettivo: riportare a vivere tutti i grandi eventi delle tradizioni storiche - ha spiegato - l'obiettivo è stato centrato: tutti e tre i grandi eventi hanno visto sui Lungarni numeri, in termini di presenza di persone, che da tanto tempo non si registravano. Anche il Palio di San Ranieri, che era l’evento più in sofferenza, è riuscito a riempire tutto il settore da Ponte di Mezzo a Ponte della Fortezza, con i Lungarni e le tribune piene di persone". 

"La Luminara è stata apprezzata dai cittadini come un’edizione tra le più suggestive, sia per la magia dei lungarni illuminati dai lumini che per lo spettacolo dei fuochi d’artificio - ha aggiunto - il nostro impegno è stato quello di caratterizzarla per un’atmosfera più consona allo spirito originale della festa: troppo spesso dimentichiamo che si tratta di una festa religiosa. Abbiano inoltre fatto uno studio importante sui nuovi lumini che hanno funzionato, con una nuova brillantezza, nonostante il forte vento".

"Il Gioco del Ponte, una macchina complicatissima basata sul volontariato che ha risentito più degli altri eventi dello stop dovuto alla pandemia, nonostante tutto ha visto novità e migliorie - ha spiegato Bedini - con i nostri investimenti, abbiamo garantito una prospettiva di vita alla mostra di almeno 20 anni e soprattutto il corteo è ormai svincolato dal noleggio di costumi e accessori, cosa che era divenuta consuetudine fino al 2018 e che era assolutamente antieconomico. Sono inoltre ripresi anche gli eventi collaterali legati al Giugno pisano, sia quelli organizzati dalle associazioni, sia quelli per i quali le associazioni hanno collaborato con il Comune".

"In conclusione, per quanto riguarda le critiche che ci sono state, le dividerei in due categorie: quelle costruttive, che abbiamo apprezzato e delle quali facciamo tesoro, e le critiche strumentali, in alcuni casi ideologiche - ha commentato - di questo secondo tipo di critiche, tuttavia, non ci interessa, perché non fanno il bene degli eventi e delle nostre tradizioni. Ciò che rimane è che il Giugno di questo anno c’è stato e non era affatto scontato".