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"Un cruccio? Scarsi risultati contro lo spaccio"

Così il questore Alberto Francini nel salutare la città che lo ha ospitato per tre anni, fresco di nomina alla questura di Catania

Alberto Francini

"L'unico vero cruccio di questi tre anni di permanenza a Pisa - ha ammesso Alberto Francini salutando i pisani - è un risultato non soddisfacente nell'attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, che non solo non è diminuito ma anzi è aumentato".

Per l'uomo che ha guidato la questura cittadina per tre anni, tuttavia, alcuni fattori esterni contribuirebbero all'incapacità delle forze dell'ordine nell'estirpare la piaga della droga: da un lato le carenze normative, dall'altro l'alto numero di giovani consumatori. A Pisa, ha sottolineato il questore, la domanda di droga è alta "anche per il fatto che questa è una città speciale, vissuta da molte persone ben oltre il numero dei residenti e per la presenza di decine di migliaia di studenti universitari fuori sede e di giovani che la frequentano nei luoghi della movida: oggi la legislazione che non sanzionava i piccoli spacciatori al dettaglio è superata e servono misure più aspre per fronteggiare il fenomeno e spetta al legislatore individuarle".

Per tutto il resto Francini si è detto soddisfatto, a cominciare dai rapporti di collaborazione instaurati con i cittadini, anche tramite l'attivazione di chat. 

Sul fronte terrorismo, infine, "a Pisa non ci sono mai state minacce concrete per la città", ha assicurato, mentre i controlli intensificati in Piazza dei Miracoli "non solo hanno contrastato la criminalità predatoria, ma hanno anche rappresentato un'efficace protezione nei confronti di potenziali obiettivi sensibili per attacchi di matrice terroristica".

Mentre Francini saluta con destinazione Catania, a Pisa è già arrivato da Prato il nuovo questore Paolo Rossi.