Un tatuaggio, una foto e una storia diventata virale. Tutto nasce quando Francesco Buj, giovane barista e tifoso del settore di Curva Nord, ha deciso di tatuarsi sulla spalla l’immagine iconica di Antonio Caracciolo, capitano del Pisa Sporting Club.
L’opera è firmata da Emanuele Paoletti, alias Gothica Tattoo, uno dei tatuatori più noti in città. È bastato pubblicare la foto sulla pagina Instagram del suo studio perché, nel giro di un’ora, il post raggiungesse oltre 62mila visualizzazioni. Poi il passaparola, le ricondivisioni e il boom: la foto è finita su diverse pagine social nazionali, dal Rompipallone a Calciatori Ignoranti, fino ad arrivare agli stessi protagonisti della squadra. Ad aggiungere epicità al momento il fatto che nella foto pubblicata, nel corso del tatuaggio, Paoletti sia estremamente somigliante al regista Paolo Sorrentino, visto di profilo, tanto da essere esplicitato in didascalia dal Rompipallone, "Non c'è nulla da vedere qui, solo Paolo Sorrentino che tatua Antonio Caracciolo sul braccio di un tifoso pisano DOC". Così Paoletti ci ha risposto, a precisa domanda "magari mi scambiano per lui e mi propongono qualcosa di più artistico!”.
La foto del tatuaggio, è tratta da una foto originale di Fabio Fagiolini, che ritrae Caracciolo ed è diventata celebre come copertina del libro "Un magico sogno chiamato Pisa".
“Non so davvero come sia arrivata così lontano – ci ha raccontato Paoletti – io l’ho solo messa online, poi qualcuno deve averla ricondivisa e da lì è esplosa. In un’ora abbiamo fatto numeri che non avevo mai visto”.
La foto ritrae la fase iniziale del tatuaggio, lo stencil, cioè la traccia preparatoria del disegno. “Non è nemmeno finito – ha precisato Paoletti – il tatuaggio è solo agli inizi. Ci vorranno mesi per completarlo, perché voglio farlo in stile realistico, come una foto vera e propria. Alla fine aggiungerò anche lo sfondo della Curva Nord, così sarà tutto contestualizzato”.
A rendere la vicenda ancora più curiosa è stata la reazione dello stesso Caracciolo, che ha commentato il post chiedendo chi fosse il tifoso. “Mi ha scritto in privato – ha raccontato Paoletti – voleva sapere chi è, perché gli farebbe piacere incontrarlo e regalargli una maglia. Mi ha detto che è rimasto davvero colpito, perché non capita spesso che un giocatore venga tatuato così, e per di più con un lavoro così grande”.
Poi il siparietto sul profilo di Gothika, "Lo devo conoscere a tutti i costi", ha scritto Caracciolo. A quel punto è spuntato tra i commenti proprio il ragazzo, "Eccomi qua". Il protagonista, Francesco Buj, è il nipote del proprietario del vecchio bar Nerone Daniele Buj, un punto di ritrovo storico dei tifosi pisani. “È un ragazzo giovane, vent’anni, fa il barista e vive per il Pisa – ha spiegato Paoletti – è uno di quelli che va sempre in curva, un malato nerazzurro”.
Il tatuatore, che lavora da anni a Pisa, è noto per i suoi lavori a tema nerazzurro, “Sto facendo tante schiene con la Curva Nord, ne ho cominciati diversi negli ultimi mesi. Questo di Francesco è solo uno dei tanti lavori grandi che stiamo portando avanti”.