Attualità

Una carrozzina per valorizzare la cultura

Dall'Università di Pisa e dal Comune di Capannori un impegno condiviso per IR-Access, il dispositivo per garantire l'accesso nei luoghi di cultura

Da sinistra: prof. Francesco Bucchi, Dario Mondini, prof. Fanucci

Una carrozzina speciale, che anziché utilizzare la spinta a mano dispone di un motore che permette di percorrere anche terreni accidentati.

Si chiama IR-Access ed è un dispositivo nato nell'ambito del progetto transfrontaliero tra Italia e Francia che ha l'obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale romanico diffuso tra Corsica, Provenza e Costa Azzurra, Liguria, Sardegna e, appunto, Toscana. Proprio per questo, la carrozzina IR-Access servirà proprio per poter garantire alle persone con mobilità ridotta l’accesso a siti archeologici.

"Il dispositivo per la motorizzazione di carrozzine può essere dato in dotazione a strutture di interesse turistico - ha spiegato Francesco Bucchi, docente di Progettazione meccanica e costruzione di macchine al Dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa - il montaggio non prevede modifiche permanenti alla carrozzina, ma avviene mediante dei semplici morsetti e il comando dei motori avviene attraverso un joystick che permette avanzamento, retromarcia e curve".

Il prototipo di IR-Access

L'attività è nata nel 2020 grazie all’iniziativa dell'amministrazione di Capannori, in provincia di Lucca. Assieme ai due Dipartimenti, il Comune si sta muovendo per tentare di coinvolgere aziende disposte a seguire la fase di ingegnerizzazione e produzione. "Il progetto ha riservato grande spazio al tema dell’accessibilità - ha commentato l'assessore Francesco Cecchetti - sicuramente ci sarà un seguito progettuale e di collaborazione con l'Università di Pisa. L'obiettivo è arrivare a un suo utilizzo generalizzato, sia da parte delle istituzioni, per rendere accessibili i luoghi della cultura, sia anche da parte di strutture turistiche private e di singoli cittadini che ne faranno richiesta".

"La soluzione proposta permette alla persona con disabilità di affrontare anche percorsi in leggera salita - ha concluso Luca Fanucci, docente di Elettronica al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e delegato per l’inclusione di studenti e personale con disabilità - infatti, grazie alla motorizzazione delle ruote posteriori della carrozzina, la capacità di trazione aumenta sensibilmente. Inoltre, l'aggiunta di una terza ruota anteriore, non motorizzata e autosterzante, permette di affrontare percorsi non regolari, come ghiaia e sabbia".