Attualità

"Una giornata di ordinaria follia"

La Uil penitenziaria di Pisa interviene su quanto accaduto al Don Bosco nelle ultime ore con le aggressioni agli agenti in servizio

"La violenza subita dalla Polizia Penitenziaria è e rimane un dato disarmante che incredibilmente passa sottotraccia. Noi della UIL Polizia penitenziaria crediamo che l’Agente in sezione è lo Stato e rappresenta lo Stato. Ciò posto oggi possiamo affermare che lo Stato nelle galere è preso a calci, pugni e schiaffi. Solo, Abbandonato ed ignorato. Nonostante questo i baschi blu continuano a salvare vite ed a subire umiliazioni. Questa è la verità, la tragica, nuda e cruda verità."

Parole dure quelle usato dal sindacato pisano per commentare quanto avvenuto nelle ultime ore al carcere Don Bosco di Pisa, con aggressioni perpetrate agli agenti ( vedi articoli correlati ) e un tentativo di suicidio.

"Un intervento provvidenziale, non potrebbe essere definito in altro modo ciò che gli agenti di Polizia Penitenziaria hanno fatto in un giorno di “ordinario” lavoro, che si è trasformato poi in una giornata di “ordinaria follia”, ciò che è accaduto   nella giornata del ieri", racconta la Uil.

"Due Agenti di Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale
Pisana, hanno prima tratto in salvo, (solo grazie alla professionalità del personale
pisano) la vita di un detenuto italiano, ristretto in una sezione a custodia attenuata
del carcere pisano, essendo affetto da una grave disabilità, e poi hanno subito dallo stesso tratto in salvo, un violento pestaggio che ha portato i due agenti a subire una prognosi di 7 giorni ciascuno, avendo procurato ad uno un trauma alla mano sinistra e ad un altro un trauma cranico avendo ricevuto dei pugni in volto".