Attualità

Unicef, l'Aoup è a misura di bambino

Riconoscimento consegnato dal Comitato provinciale presieduto da Zarone al termine del lungo percorso dedicato alle cure e ai bisogni dei piccoli

Un momento della cerimonia di consegna

Un riconoscimento speciale per l'Azienda ospedaliero universitaria pisana, che nei giorni scorsi ha ricevuto da Unicef il titolo di "ospedale amico dei bambini e delle bambine", che viene conferito alle strutture sanitarie che si distinguono nella promozione, protezione e sostegno dell’allattamento materno e dell’assistenza neonatale.

La cerimonia di conferimento si è svolta nell’aula magna storica della Sapienza, alla presenza del rettore Riccardo Zucchi, della direttrice generale dell’Aoup, Silvia Briani, dell’assessora regionale alle Pari Opportunità, Alessandra Nardini, e dell’assessora Gabriella Porcaro. Con loro erano presenti anche i responsabili delle unità operative di Maternità, Neonatologia e Pediatria, il personale sanitario e le dottoresse Federica Pancetti e Federica Marchetti, che hanno guidato il complesso percorso di qualificazione Unicef.

L’evento, inoltre, è coinciso anche con la prima uscita ufficiale del nuovo presidente del Comitato provinciale Unicef Pisa, Vincenzo Zarone, subentrato da poco a Giuseppe De Benedittis. "È un momento significativo per il Comitato, che da anni porta avanti sul territorio un’azione costante di sensibilizzazione e collaborazione con istituzioni e sanità pubblica - ha detto Zarone - il riconoscimento dell’Aoup non è solo un traguardo formale, ma il frutto di un lungo percorso di crescita organizzativa, in cui il Comitato ha avuto un ruolo di stimolo e supporto".

"È con orgoglio che proseguo il lavoro avviato da chi mi ha preceduto - ha aggiunto - con la certezza che la nostra azione continuerà a essere un punto di riferimento sul territorio per la tutela dei diritti dell’infanzia".

Nel corso della cerimonia, i responsabili clinici Bottone, Simoncini, Peroni e Filippi, insieme alle dottoresse Masoni, Scaramuzzo e Sbrulli, hanno illustrato il lungo e impegnativo percorso che ha portato al riconoscimento, sottolineando l’importanza della formazione continua e del lavoro di squadra per garantire cure sempre più attente e rispettose dei bisogni di madri e neonati.