Attualità

Unipi in difesa degli habitat acquatici

L'Ateneo coordina un gruppo di istituti di ricerca e università per il progetto AcquaPLAN: monitoreranno l'inquinamento luminoso e acustico in acqua

Il team pisano del progetto AcquaPLAN

Fino al 2027, l'Università di Pisa coordinerà il partenariato internazionale del progetto AquaPLAN, che ha l'obiettivo di gestire l'impatto dell'inquinamento luminoso e acustico di laghi, fiumi e mari e, contestualmente, difendere la biodiversità dei sistemi acquatici.

Il progetto è finanziato dall'Unione Europea per circa 2,6 milioni di euro. "Negli ultimi decenni sappiamo di più sugli impatti dell’inquinamento luminoso e acustico sulla biodiversità acquatica - ha spiegato la professoressa Elena Maggi, docente di Ecologia al Dipartimento di Biologia e coordinatrice del progetto - tuttavia, non conosciamo ancora bene gli effetti combinati di questi fenomeni su larga scala e per lunghi periodi di tempo".

Il campo di azione di AquaPLAN è molto ampio, estendendosi dal Mare del Nord al Mediterraneo, fino al Mar Rosso. Saranno studiate, ad esempio, le coste rocciose della contea inglese di Devon e della Cornovaglia, zone caratterizzate da livelli contrastanti di inquinamento luminoso e acustico. Per determinare, invece, l’impatto a lungo termine sulle macroalghe e sulle piante acquatiche come la Posidonia, saranno monitorate le coste liguri e toscane, dall'isola di Capraia alle Secche della Meloria

Fiumi ed estuari saranno invece al centro delle indagini nei Paesi Bassi, dove si analizzerà in particolare il passaggio dei pesci migratori in riferimento a punti critici quali chiuse o sbarramenti. Non ultimi i laghi in Germania, dove verranno utilizzati sistemi video ad alta risoluzione combinati con strumenti di riconoscimento delle immagini ad alto rendimento attraverso l’uso di Intelligenza Artificiale.