Tre nuove specie per la Toscana e ben 141 piante classificate come a rischio estinzione. Sono questi i dati principali emersi dal nuovo censimento della flora delle Alpi Apuane, condotto dal professor Lorenzo Peruzzi dell’Università di Pisa e pubblicato sulla rivista Italian Botanist.
Lo studio ha analizzato un’area di 1056 km², individuando 1987 tra specie e sottospecie, di cui 130 aliene. Tra le nuove segnalazioni si trovano la Vulneraria piccolina e il Pigamo dei sassi, entrambe native, e il Fior di pesco, una specie esotica. Ma il dato più preoccupante riguarda le piante in pericolo, come l’Atamanta di Corti, l’Erba-unta di Maria e la Felcetta atlantica, quest’ultima presente in Italia solo sulle Alpi Apuane.
"La flora di quest’area è particolarmente ricca – ha spiegato Peruzzi – ma è anche minacciata dall’espansione delle cave di marmo, soprattutto nelle zone di Massa e Carrara".
Il censimento aggiorna studi storici risalenti al 1942 e al 2000, ma per la prima volta fornisce un elenco dettagliato e specifico per le Alpi Apuane. "Il nostro lavoro è il più completo mai realizzato – ha sottolineato Peruzzi – e l’elenco delle specie documentate è di ben 936 pagine".
L’indagine rientra nel progetto 3P_earthBIODIV, finanziato dal National Biodiversity Future Center, e punta a valorizzare il patrimonio botanico locale. "Le Alpi Apuane sono un tesoro di biodiversità – ha concluso Peruzzi – e la loro protezione deve essere una priorità".