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Università, 14 dipartimenti in corsa per i fondi Anvur

Pubblicata la prima selezione delle “eccellenze” della ricerca, graduatoria Anvur dei progetti presentati per il quinquennio 2023-2027

L'Università di Pisa conta 20 dipartimenti e ben 14 sono stati ammessi dal Ministero dell’Università e della Ricerca alla procedura di selezione dei 180 Dipartimenti di Eccellenza per il quinquennio 2023-2027. È stata infatti pubblicata la graduatoria, definita dall’Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione del Sistema universitario e della ricerca, dei primi 350 dipartimenti selezionati in ordine decrescente sulla base del valore dell’Indicatore Standardizzato di Performance Dipartimentale (Ispd). I Dipartimenti che supereranno la selezione otterranno un budget annuale di oltre un milione di euro per cinque anni.

Per l’ateneo pisano, sono presenti in graduatoria i dipartimenti di Biologia, Civiltà e forme del sapere, Economia e management, Farmacia, Filologia, letteratura e Linguistica, Fisica, Ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni, Ingegneria dell’informazione, Matematica, Medicina clinica e sperimentale, Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica, Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia, Scienze della terra, Scienze veterinarie. Tra questi, ben 7 hanno ricevuto il punteggio massimo di valutazione (100) e 2 una valutazione pari a 99.

"I 14 dipartimenti - hanno spiegato dall'Università - sono adesso chiamati a presentare entro il prossimo 16 Settembre un proprio progetto di sviluppo quinquennale che sarà valutato da una commissione di sette componenti, nominata con decreto ministeriale. In totale sono 271 i milioni di euro stanziati dal Ministero e ogni dipartimento di Eccellenza può aspirare ad essere finanziato con un budget annuale che va dai 1,620 ai 1,080 milioni di euro per cinque anni. Per i dipartimenti delle aree CUN da 1 a 9 sarà assegnato anche un budget di 250 mila euro annui vincolato a infrastrutture di ricerca".

“Un risultato importantissimo, che dimostra quanto il nostro Ateneo sia cresciuto in questi sei anni - ha commentato il rettore, Paolo Mancarella -. Nel 2017, anno del precedente bando, i dipartimenti dell’Università di Pisa ammessi alla selezione erano stati 10 su 20, oggi ne abbiamo invece 14, tutti con un ottimo Ispd, segno che le scelte strategiche e gli investimenti fatti stanno dando i loro frutti. E questo fa ben sperare per l’esito finale. Di tutto ciò non posso che ringraziare tutta la nostra comunità universitaria che, una volta di più, ha dato prova di grande qualità e unità”.

“Il nostro Ateneo ha svolto un grande lavoro - ha sottolineato la professoressa Claudia Martini, prorettrice per la ricerca in ambito nazionale -, che ha visto impegnati prima di tutto i singoli docenti che hanno potuto esporre pubblicazioni di eccellente livello internazionale e nazionale, i dipartimenti che insieme alle Direzioni centrali dell’Ateneo, ai Centri e alle Biblioteche hanno fornito il sostegno logistico, strumentale e amministrativo necessario, il Rettore e gli organi politici che hanno favorito fortemente lo sviluppo della ricerca. È stato il lavoro di squadra di tutta la comunità accademica che ha permesso di raggiungere risultati molto promettenti in vista dell’esito finale della selezione”.