Il diritto allo studio universitario negli istituti penitenziari, la valorizzazione dei percorsi formativi e i progetti di inclusione sociale saranno i temi al centro dell'Assemblea Nazionale della CNUPP, Conferenza Nazionale dei Delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penitenziari, organismo della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) che coordina e rappresenta le università italiane impegnate a garantire il diritto allo studio universitario alle persone private della libertà personale, che si terrà il 4 e il 5 Dicembre al Palazzo della Sapienza dell’Università di Pisa.
I lavori si apriranno giovedì 4 alle 14 con i saluti del rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi, dell'assessore alle politiche sociali della Regione Toscana, di Marco Macchia, delegato del Rettore per il Comitato organizzativo regionale, di un rappresentante del Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Toscana e di Alice Lazzarotto, direttrice della Casa Circondariale di Pisa. La mattina di venerdì invece ci sarà la sessione “Vivere l’Università oltre il penitenziario: istituzioni, percorsi, narrazioni” in cui sarà dato spazio alle testimonianze dirette di persone detenute iscritte all’università, accompagnate da interventi della direzione penitenziaria e dell’ufficio di esecuzione penale esterna.
Secondo i dati del Rapporto CNUPP 2025, sono 1.837 le persone iscritte all’università in condizione di restrizione della libertà personale nell’anno accademico 2024/2025, divise in 120 istituti: per la maggior parte sono uomini (96,3%), mentre le donne rappresentano il 3,7%. Le aree disciplinari più frequentate sono quella letteraria e artistica (27%), seguita da quelle politico-sociale (17%), giuridica (12%), economica (9%) e psico-pedagogica (8%). La presenza di studenti stranieri è pari al 10,3% del totale.