Attualità

Università in aiuto degli studenti internazionali

Trovata una sistemazione per 35 universitari stranieri in emergenza abitativa: fondamentali l'associazione Malatesta e i fondi del 5x1000

Gli studenti internazionali dell'ostello di via Corridoni

Contro l'emergenza abitativa per gli universitari internazionali, in totale 45 tra studenti e studentesse, Università di Pisa e l'associazione Sante Malatesta hanno unito le forze e hanno dato ospitalità alla maggior parte di loro all'ostello Safestay di via Corridoni.

Gli studenti, provenienti da Paesi come Camerun, Marocco, Tunisia, Congo, Gabon, Iran ed Etiopia, sono arrivati a Pisa per frequentare i corsi di laurea dell’Ateneo pisano, ma hanno incontrato difficoltà nel reperire soluzioni abitative adatte, compresi i 14 tra loro che erano in attesa dell’assegnazione della borsa di studio e dell’alloggio universitario.

Passaggio decisivo, per trovare una soluzione, è stato quello fatto dagli stessi studenti con l'associazione Malatesta, fondata nel 1999 da un gruppo di docenti con l'obiettivo di fornire sostegno, anche finanziario, agli studenti stranieri in difficoltà, al fine di favorire il loro inserimento nella vita universitaria e cittadina. Tramite l'associazione, è stata così direttamente coinvolta l'Università.

"L’alloggio offerto è un esempio tangibile di come l’Università metta in pratica i suoi valori, dimostrando che la solidarietà e l’attenzione alle necessità degli altri non conoscono confini - ha commentato il rettore Riccardo Zucchi - questa iniziativa riflette il nostro impegno costante nell'essere un'istituzione che valorizza i talenti senza discriminazioni".

Il risultato, grazie anche all'impiego di parte dei fondi destinati all'Ateneo con il 5x1000, è che a fine Dicembre 35 studenti e studentesse sono potuti entrare nella struttura di via Corridoni, dove stanno alloggiando in attesa di soluzioni definitive. Nel frattempo, 12 di loro hanno ottenuto l’assegnazione della borsa di studio e si sono potuti trasferire negli studentati.

"La collaborazione con diversi uffici dell’Ateneo è stata negli anni continua e fruttuosa - hanno detto i volontari dell'associazione Malatesta - speriamo che possa proseguire con altre efficaci e coordinate iniziative volte a superare gli ostacoli sul percorso universitario degli studenti stranieri, in particolare di quelli provenienti da Paesi in difficoltà, di cui noi ci occupiamo per mandato statutario".

Tra le testimonianze degli studenti e delle studentesse c'è stata quella di Claude. "Vengo dal Camerun e sono studente della magistrale in Chimica Industriale - ha detto - ho scelto di proseguire il mio percorso universitario qui a Pisa perché è una laurea che, oltre alla necessaria formazione di base, dedica particolare spazio agli aspetti applicativi delle conoscenze chimiche e a discipline direttamente collegate alla produzione industriale. Una volta terminata la magistrale, il mio sogno è di creare un ponte tra il Camerun e l’Italia nel settore energetico".