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Università, previste 118 assunzioni

La previsione nel nuovo piano strategico di ateneo che guiderà le azioni dei prossimi anni. Zucchi: "L’università come motore di sviluppo"

Una università sempre più attrattiva,  proiettata verso il futuro, che si assume l'impegno di lavorare come motore di sviluppo per la crescita del Paese e di contribuire alla sua crescita culturale, sociale ed economica. 

Sono alcune delle linee guida del Piano strategico di Ateneo 2023-2028. Il documento, prodotto attraverso un processo partecipativo avviato nel febbraio 2023, è stato presentato alla comunità accademica dal rettore Riccardo Zucchi e dal prorettore vicario Giuseppe Iannaccone durante un incontro al polo Carmignani.

La crescita dell’Ateneo passerà anche dal potenziamento del suo personale: per l’anno 2024 sono previste 118 assunzioni di personale tecnico-amministrativo e, proprio in questi giorni, gli organi stanno deliberando per l’immissione di nuovo personale docente.

“Sono convinto che questo Piano strategico, in linea con i valori che abbiamo preso come riferimento – e cioè valorizzare i talenti, espandere la frontiera della conoscenza, aprirsi al mondo, gestire in modo trasparente e sostenibile e coltivare coesione e condivisione – costituirà la base per il successo e la crescita della nostra Università, a beneficio anche dell’intera collettività – dichiara il rettore Riccardo Zucchi – La nostra visione di guidare e sostenere la crescita culturale, sociale ed economica, riflette la convinzione che, in un mondo sempre più interdipendente, dobbiamo continuare a lavorare insieme, più intensamente e in modi nuovi, per affrontare le tante sfide che ci attendono”.

“Nel Piano la visione dell’Ateneo è definita in termini dell’impatto esterno al perimetro dell’Università e la parola chiave è proprio impatto: impatto sulla crescita economica, sociale e culturale del Paese – aggiunge Giuseppe Iannaccone – Questo vuole dire che la formazione e la ricerca devono creare opportunità di crescita personali e professionali per i nostri studenti, ma devono essere anche in grado di accrescere il valore di una società avanzata che si basa sulla conoscenza e sulle competenze delle persone. Il contributo che vogliamo dare è proattivo, propositivo: non si tratta di rispondere a un’esigenza, ma di essere in grado di proporre nuovi percorsi di formazione che aiutino gli studenti a crescere e a fare una loro strada nel mondo, individuare nuovi temi di ricerca con cui l’università può contribuire alle grandi sfide del futuro e a valorizzare e favorire la nascita di nuove iniziative imprenditoriali”.

Il Piano si sviluppa su cinque aree, tutte di grande rilievo per l’Ateneo: didattica, ricerca, terza missione, gestione e comunità universitaria. Molte sono le azioni che l’Ateneo ha già intrapreso e che metterà in campo nei prossimi mesi per realizzare i 14 obiettivi individuati nel Piano. Un punto fondamentale è aumentare l’attrattività della formazione attraverso l’aggiornamento dell’offerta formativa, il potenziamento delle attività di orientamento in ingresso e in itinere e il miglioramento della qualità della didattica, con una particolare attenzione per le azioni di supporto agli studenti più bisognosi; sul piano dell’internazionalizzazione c’è un accento particolare sull’internazionalizzazione in ingresso, con la volontà di introdurre nuovi corsi in lingua inglese a partire dalle triennali e favorire l’ingresso di studenti e studiosi dall’estero.

Inoltre sono in programma numerose iniziative di potenziamento e supporto alla ricerca: alcune sono state già avviate, come Starting@Unipi e Consolidator@Unipi, i bandi con cui Unipi vuole aiutare ad aumentare la partecipazione dei ricercatori a partecipare alle call dell’European Research Council (Erc). A questi presto si aggiungerà il bando Advanced@Unipi, riservato ai ricercatori “senior”, mentre è già stata bandita la call riservata ai post-doc con l’azione Marie Skłodowska-Curie Seal of Excellence, andando così a creare opportunità per i ricercatori di tutte le fasce e nelle diverse fasi di carriera. Una novità che sarà presto annunciata è poi il Restarting grant, un incentivo per ricercatrici e professoresse in rientro dal congedo parentale obbligatorio che ha l’obiettivo di colmare il gender gap nelle carriere universitarie.

Sul piano della terza missione, l’intento è lavorare molto sull’avvicinamento dell’Università con il mondo delle imprese: nei prossimi mesi prenderà forma Start Attractor, iniziativa presentata lo scorso giugno, che ambisce a creare un punto di incontro tra ricerca e industria e che vuol fare dell’Ateneo pisano un motore di sviluppo per il territorio locale e nazionale.