Politica

Uscita da SdS, “Un salto nel buio”

Paolo Martinelli accusa, “Delibera solo formale, mancano dati e progetto. Così si distrugge il confronto democratico”.

“Una scelta ideologica senza basi, che scarica sulle fasce più deboli le conseguenze di uno scontro istituzionale mal gestito”. Così Paolo Martinelli, capogruppo de La città delle persone in Consiglio comunale, ha commentato duramente la delibera con cui il Comune avvia formalmente l’uscita dalla Società della Salute della Zona Pisana. Un atto che – se approvato – permetterà al sindaco di notificare il recesso entro il 30 Giugno 2025, data oltre la quale il Comune non potrebbe più svincolarsi in vista del 2026.

Secondo Martinelli, però, si tratta di “un passaggio puramente tecnico”, privo di qualsiasi sostanza. “Il Consiglio è chiamato a votare senza sapere cosa succederà dopo. Non ci sono dati, non ci sono pareri contabili, non c’è un modello di gestione chiaro”. In altre parole, si tratterebbe di una delega in bianco. “Persino il dispositivo della delibera rimanda a un futuro atto per definire come saranno gestiti i servizi oggi garantiti da SdS. È inaccettabile”.

Il consigliere ha puntato il dito anche contro la maggioranza: “Se, come dicono, anche loro non conoscono nulla del progetto, allora dovrebbero fermarsi. Perché dovrebbero votare sulla fiducia una decisione che cambia radicalmente l’impianto del welfare cittadino?”.

A peggiorare il quadro, per Martinelli, ci sono anche le conseguenze già visibili di questa scelta: “SdS ha annunciato la rinuncia a due progetti PNRR per i senza dimora, per un valore di 1,8 milioni di euro. Il Comune non è riuscito a garantire immobili adeguati. È un danno gravissimo, causato anche dal logoramento dei rapporti tra le istituzioni”.

La denuncia si è chiusa con un appello: “Chi governa deve assumersi le responsabilità. Ma deve farlo con trasparenza, dati alla mano, e dopo un confronto vero con i soggetti coinvolti. Qui invece si procede alla cieca, e a pagare saranno i più fragili”.