Politica

"Vendita dell'handling danno per i lavoratori"

Una Città in Comune chiede un incontro per sventare l'eventuale cessione del comparto da parte di Toscana Aeroporto: "Le istituzioni intervengano"

Il gruppo consiliare di Una Città in Comune contro la vendita del comparto handling di Toscana Aeroporti. Dopo aver convocato le organizzazioni sindacali in commissione, infatti, i consiglieri di opposizione hanno richiesto l'intervento dei soci pubblici.

"Purtroppo sono state confermate tutte le nostre preoccupazioni sul comportamento della società per quanto riguarda un'operazione che significa svendere centinaia di lavoratori e di lavoratrici - hanno spiegato - nonostante il presidente di Toscana Aeroporti si sia trincerato nel silenzio rispondendo a un question time da noi presentato, richiamando la riservatezza per una società quotata in borsa, dall'audizione è emerso che dalle notizie ufficiose diffuse in aeroporto dalla stessa dirigenza sarebbero due le società interessate".

"Ancora una volta i sindacati hanno ribadito la loro assoluta contrarietà alla decisione di vendere l’handling per gli effetti che questo avrebbe sul fronte della tutela dei diritti e dei salari, aprendo ad un vero e proprio Far West - hanno aggiunto - al contempo, è emerso come la società, anche in questo caso, proceda senza un confronto chiaro e trasparente ma solo attraverso voci che destabilizzano e aumentano le preoccupazioni dei dipendenti".

Per questo, Una Città in Comune ha depositato un ordine del giorno da affrontare in Consiglio comunale per scongiurare la vendita. "Chiediamo di ribadire una posizione di assoluta contrarietà alla vendita, in quanto salvaguardare tutti i lavoratori dei due scali oggi è il presupposto per salvaguardare il futuro del sistema aeroportuale toscano - hanno specificato - al contempo, nel documento impegniamo il sindaco Michele Conti a promuovere un incontro da svolgersi a Pisa con tutti i rappresentanti dei soci pubblici di Toscana Aeroporti e le organizzazioni sindacali, al fine di individuare azioni comuni da portare avanti contro questa decisione".

"Le istituzioni e i soci pubblici, dal Comune di Pisa alla Provincia di Pisa alla Regione Toscana, intervengano e facciano sentire la loro voce a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici - hanno concluso - per questo rinnoviamo la richiesta, già bocciata la maggioranza, di parlarne nel Consiglio comunale del 29 Novembre".