Un primo passo concreto verso la costituzione di un Osservatorio comunale per gli anziani. Si è tenuto giovedì 19 Settembre a Palazzo Gambacorti l’incontro promosso dal Garante per gli anziani del Comune di Pisa, Antonio Schena, con l’obiettivo di coinvolgere il mondo del volontariato, le associazioni, il terzo settore e le istituzioni locali in un percorso condiviso. Presenti anche l’assessore alla partecipazione, l’assessore alle politiche sociali e la presidente della seconda Commissione del Consiglio comunale.
"La nostra società deve abbandonare la visione dell’anziano come peso e riconoscerne invece il ruolo di custode della memoria e risorsa attiva del tessuto sociale", ha detto Schena, che ha ricordato i riferimenti normativi alla base del suo impegno: la Carta europea dei diritti degli anziani e la legge 33 del 2023, che ribadiscono i principi di dignità, partecipazione e assistenza responsabile.
Il Garante ha illustrato la proposta di creare un Osservatorio comunale che possa raccogliere dati, monitorare i servizi, studiare il fenomeno dell’isolamento sociale e promuovere iniziative a sostegno delle famiglie e dei caregiver. "Solo partendo da una conoscenza puntuale del fenomeno potremo costruire politiche efficaci e mirate", ha spiegato.
Schena ha inoltre annunciato la volontà di costituire un comitato tecnico per valutare le proposte che arriveranno e un comitato scientifico composto da medici, psicologi, avvocati, architetti e altri esperti che potranno contribuire con le loro competenze. L’obiettivo è arrivare già nel mese di Novembre a un convegno cittadino in cui confrontarsi su proposte, strumenti e priorità per il 2026.
"I 14 milioni di anziani in Italia non possono essere considerati scarti – ha aggiunto – ma persone che hanno costruito il nostro presente e possono continuare a contribuire alla società".
I numeri presentati durante l’incontro fotografano una realtà rilevante anche a livello locale. A Pisa ci sono 24.645 persone over 65, di cui 4.883 ultra75enni che vivono soli, un dato che sottolinea l’urgenza di politiche dedicate.