Cronaca

Vettovaglie, i residenti,"Scorrerie fino all'alba"

"La notte di San Ranieri ci ricorda che nulla è cambiato nella gestione della malamovida; i residenti hanno trascorso una notte da inferno"

Durissima presa di posizione del gruppo Vendesi - Vettovaglie, il comitato di residenti della zona, che ha raccontato quanto avvenuto ieri notte, quella di San Ranieri.

"Dalle due in poi - secondo quanto riferito dai cittadini in una nota - in poi si sono verificate, in Borgo Stretto, vere scorrerie con numerosi soggetti alterati che hanno menato calci contro le serrande e i portoni delle abitazioni. E grida costanti, per tutta la notte, di soggetti in preda ai fumi dell’alcol (alcol che è stato venduto, da asporto, nonostante il divieto!).

Abbiamo amaramente ri-assaggiato le nottate pre-Covid. Questa doveva essere una serata in cui dimostrare un diverso approccio, garantendo controlli adeguati in ragione del più che prevedibile significativo afflusso di utenti. Ma nulla è stato programmato. Ci chiediamo: come è stato possibile che le istituzioni non abbiano predisposto ad esempio un rafforzamento ad hoc dei servizi di controllo per questa notte particolare? Era molto prevedibile che si creassero situazioni simili. Tutto è lasciato in balia del caso; e i cittadini hanno trascorso la notte nel caos. Chiediamo da anni che, almeno il venerdì e il sabato e in queste serate particolari, nelle strade siano presenti, a partire dalle ore 23.00 e fino alle 03:00, le forze dell'ordine e vigili urbani, con precise direttive di intervenire in occasione di comportamenti che ledono la quiete e salute pubblica.

Del divieto di assembramenti neanche parliamo: è una presa in giro. Degli stewards neanche l'ombra: non pervenuti. Anche il divieto di vendita di alcolici si è rivelato fuffa: è sufficiente considerare il numero degli ubriachi già alle ore 23:30 (non seduti ai tavolini, evidentemente, ma con birre e cocktail in mano). Nessun vigile della Polizia Municipale agli ingressi di Vettovaglie; nessun controllo dinamico. Dubitiamo in realtà che ci fosse qualcuno a controllare.

La nottata di San Ranieri ci ricorda che nulla è cambiato: questa è e rimane terra di nessuno (lo diciamo da almeno due anni, con forza; ma l'indifferenza delle istituzioni è dominante). In questa landa tutto è sostanzialmente permesso: musica a tutto volume (l'ultima cassa si è spenta alle 2:25!), cori da stadio sino all'alba, assalti alle serrande dei negozi, portoni usati come vespasiani, strade trasformate in bagni pubblici per ogni genere di bisogno fisiologico."

"La Belle Époque della malamovida è tornata. Per festeggiare il Santo Patrono, folle di persone hanno invaso il centro storico cittadino, in particolare Piazza delle Vettovaglie e dintorni, con un baccanale tipico di qualche anno fa. Si è tornati con gioia e rischi per la salute ai ”bei tempi” di prima della pandemia; tempi che hanno devastato e reso invivibile Pisa.

Le misure prese sotto il segno del contenimento degli assembramenti sono state travolte, come testimoniano i residenti della zona. Assistiamo ancora alle violazioni dei diritti fondamentali dei cittadini alla quiete, al riposo, alla libertà di circolazione, al rispetto dei beni pubblici", ha aggiunto il Coordinamento dei comitati cittadini.