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Vivere sulla Luna? Ecco come si può fare

Una ricerca della Scuola Sant'Anna ha progettato la realizzazione di possibili moduli lunari realizzati da stampante in 3d usando la regolite

Una simulazione di un modulo lunare ( foto da sito Scuola Sant'Anna )

A cinquanta anni dallo sbarco sulla Luna, oggi si torna a pensare ad abitazioni vere e proprie che potrebbero accogliere scienziati e tecnici per vivere lunghi periodi sul nostro satellite.

La Scuola Superiore Sant'Anna, all'interno di un progetto Esa, ha valutato la fattibilità della tecnologia di stampa 3D per costruire moduli abitativi sulla superficie lunare.

I risultati della ricerca sono stati recentemente pubblicati su un articolo scientifico e resi noti dalla stessa Scuola in un resoconto pubblicato sul proprio sito:

"Nel progetto - viene spiegato - si utilizza una particolare tecnologia di fabbricazione dei componenti dei moduli abitativi tramite stampa tridimensionale con materiale sabbioso chiamata D-Shape, inventata e brevettata dall'Ingegner Enrico Dini, pisano anch'egli e fondatore dell'azienda Monolite UK Limited. Sulla luna, infatti, l’unico materiale per costruzione reperibile è proprio la sabbia lunare, che si chiama regolite. La tecnica utilizzata prevede l’aggregazione del materiale con un legante chimico a base di acqua e, per minimizzarne l’uso, vista la scarsità di questa risorsa sul nostro satellite, è stata elaborata una particolare struttura dei muri esterni delle abitazioni lunari, composti da una serie di “bolle chiuse” che intrappolano la sabbia lunare senza aggregarla totalmente, ottenendo un considerevole spessore."

Il contributo del team della Scuola Superiore Sant'Anna, appartenente all'Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell'Informazione e della Percezione (TeCIP) e coordinato da Valentina Colla, si incentra sugli aspetti legati al controllo della stampante a sabbia "D-Shape" ed alla elaborazione di dati e immagini relative alla lavorazione dei moduli costruttivi